Alto poco più di 40 metri, pesa al decollo 272 tonnellate. La sua capacità di carico è di 5 tonnellate in orbita bassa (foto: Ansa)

Rinviato a venerdì 19 aprile il lancio di Antares, il vettore destinato a rifornire la Stazione spaziale internazionale. La decisione è stata presa a dodici minuti dalla fine del conto alla rovescia, dopo che è stato rilevato il distacco di un connettore dati tra la rampa di lancio ed il secondo stadio del razzo. Il suo lancio d’esordio era previsto inizialmente per il 2011, ma diversi problemi tecnici hanno fatto rinviare il viaggio d’inaugurazione.

Antares, prima conosciuto come Taurus II, è frutto di un lavoro internazionale a cui ha partecipato anche l’Italia, che ha realizzato nei laboratori torinesi della Thales Alenia Space la capsula destinata a rifornire di materiale gli astronauti in orbita attorno alla terra, la Cygnus.

La missione rinviata faceva parte di un test per valutare le prestazioni del vettore durante tutte le fasi del lancio. Il progetto è della compagnia americana privata Orbital Science Corporation, che ha firmato un accordo con la Nasa del valore di 1.9 miliardi di dollari per portare 8 capsule Cygnus per complessive 20 tonnellate di rifornimenti.

Non si tratta dell’unica compagnia privata che partecipa alla corsa nello spazio: anche il magnate della Virgin Records, Richard Branson, è impegnato nell’organizzazione di viaggi in orbita, così come il co-proprietario di PayPal, Elon Musk, che nel 2002 ha fondato la Space X.

Carlo Marsilli