Il Policlinico Gemelli – Università Cattolica che ha operato il trapianto (fonte: direttanews.it)

Un’infezione intestinale guarita grazie a un trapianto di flora batterica da un donatore sano. L’intervento, operato dall’equipe del Policlinico Gemelli, guidata dal professor Antonio Gasperini, è il primo del genere nel Lazio e il secondo in Italia.

Il paziente trattato a Roma soffriva di una grave forma di infezione da Clostridium, un batterio che produce una tossina e causa colite e diarrea, molto difficile da curare con gli antibiotici. Gli scienziati hanno prelevato la flora intestinale da un parente sano del malato e, dopo averla purificata, l’hanno trapiantata nell’intestino del paziente grazie a un sondino. In questo modo sono riusciti a ristabilire una flora batterica sana, anche se ancora non si può sapere per quanto tempo questa possa colonizzare il ricevente.

Il ‘microbiota’, o flora batterica intestinale, è la miriade di batteri buoni in simbiosi con noi, utile ai processi digestivi. Si sviluppa nei primi 2-3 anni di vita e ognuno ha una flora diversa, personalizzata, un po’ come il Dna. La flora può alterarsi per una dieta errata o per un’infezione. Ad oggi numerosi studi hanno dimostrato che la flora intestinale è anche legata a obesità e diabete e che iniettando la flora di un topo magro nella pancia di uno obeso, questo dimagrisce, e viceversa.

Si aprono, così, nuove strade per l’impiego della flora batterica nella cura di alcune malattie, come obesità o diabete attraverso l’infusione di microbiota da donatori sani a soggetti con insulino-resistenza, condizione che porta al diabete.

Angela Tisbe Ciociola