«Com’era la Siria prima della guerra?», «Cosa sta accadendo in Siria?», «Cos’è un rifugiato?», «Dove sono diretti i rifugiati siriani?», «Come posso aiutare i rifugiati siriani?». Cinque domande, cinque ricerche su Google effettuate, nel solo 2016, oltre 10 milioni di volte. Sono passati più di sei anni dall’inizio del conflitto siriano e sempre più persone, in tutto il mondo, si rivolgono a internet per cercare di capire cosa sta succedendo nel paese. Ora, Google e Unhcr, l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, hanno deciso di rispondere a queste cinque domande attraverso il sito Searching for Syria

Lo scopo. Diviso nelle cinque sezioni relative alle diverse questioni, il portale «permette di esplorare alcuni dettagli che stanno dietro le risposte, combinando i dati forniti da UNHCR con gli strumenti di Google Maps, alcune immagini satellitari, video, foto e storie di rifugiati», spiega William Usdin, responsabile del progetto per Google. «Lo scopo di Searching for Syria è quello di smontare i miti e le idee sbagliate sulla Siria e i rifugiati e fornire una visione completamente nuova circa la più grande tragedia umanitaria dei nostri giorni», ha detto Filippo Grandi, Alto Commissario per i Rifugiati. «È un progetto fantastico, realizzato in collaborazione con Google, che ci permette di rispondere alle principali domande che le persone si pongono sui rifugiati siriani e ci può aiutare a raccogliere aiuti e fondi da destinare al nostro impegno umanitario», ha aggiunto Grandi.

Il sito. La collaborazione tra l’agenzia Onu e l’azienda tecnologica ha dunque portato alla realizzazione di un sito accessibile da qualsiasi dispositivo e basato su semplicità e multimedialità. Frasi brevi, fotografie scelte accuratamente, video 360 o realizzati da droni, link per approfondire e dichiarazioni di rifugiati o istituzioni raccontano cosa sta accadendo al paese e alle persone colpite dalla guerra. Chi non sapeva, ad esempio, che nel 2010 la Siria ha attratto più turisti dell’Australia e che, nello stesso anno, le parole più cercate su Google dai siriani comprendevano “bodybuilding e Miley Cyrus”, lo scopre nella prima sezione. Chi non era a conoscenza del numero di siriani costretti a lasciare le loro case dall’inizio del conflitto, lo legge nella seconda parte (sono 22 milioni, circa la metà della popolazione). Se non si sapeva che i siriani costituiscono il gruppo più numeroso di rifugiati del mondo, la terza sezione lo chiarisce. E dove scappano i rifugiati? La quarta scheda del sito spiega che il 94 per cento di loro si trova nei cinque paesi confinanti. «Condividere, donare, unirsi»: questa è la risposta alla (ultima) domanda: «come posso aiutare i rifugiati?».