Un filtro innovativo, sostenibile e efficiente fa arrivare la bolognese Bio-on nel business delle sigarette. Dopo aver costruito giocattoli, oggetti di design e cosmetici e dopo aver sviluppato un metodo per ripulire i mari e uno per migliorare la nano-diagnostica in medicina, l’azienda si è data al fumo. L’obiettivo è quello di mitigare gli effetti, sulla salute e sull’ambiente, di un vizio che uccide, secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, una persona ogni quattro secondi.

Il brevetto – Due anni di ricerca tra i laboratori italiani di CNS (Cosmetic, Nanomedicine & Smart Materials) e quelli newyorchesi dell’università di Clarkson hanno permesso all’azienda Bio-on di presentare un nuovo prodotto: un liquido polimerico naturale ottenuto da co-prodotti dello zucchero e 100% biodegradabile. A cosa serve? A sostituirne un altro, molto più dannoso per l’ambiente e soprattutto per la salute, la triacetina. Quest’ultima viene usata come collante nella produzione dei filtri delle sigarette, non può biodegradare naturalmente e inoltre rallenta i progressi disgreganti degli acetati di cellulosa sempre contenuti nei filtri. Il polimero di Bio-on invece si basa sulla rivoluzionaria bio-plastica Minerv PHA, scoperta dall’azienda bolognese e utilizzata nella produzione di vari prodotti. La nuova tecnologia, oltre a non modificare il gusto tanto caro agli amanti della sigaretta tradizionale, è stata sviluppata per diminuire gli effetti delle sostanze nocive che passano attraverso il fusto. Nei pochi centimetri che separano il tabacco dalla bocca, il filtro innovativo blocca fino al 60 per cento degli agenti dannosi del fumo. Nei tempi di #FridaysForFuture (il nuovo movimento ambientalista ispirato dalla 16enne attivista svedese Greta Thunberg) l’azienda precisa che i biomateriali sviluppati sono ottenuti da fonti vegetali rinnovabili senza alcuna competizione con le filiere alimentari, sono efficienti come le plastiche tradizionali ma a differenza delle ultime, sono eco sostenibili.

I numeri – «La nostra società entra da protagonista in un mondo industriale enorme come quello del tabacco con una soluzione efficace e sostenibile», dice Marco Astorri, Presidente e CEO di Bio-on. Ogni anno vengono prodotte e vendute oltre 5,5 trilioni di sigarette tradizionali e 40 miliardi di sigarette di nuova generazione, le not burn (le elettroniche) per un business davvero redditizio. Il brevetto messo in produzione dagli stabilimenti di Castel San Pietro Terme, a Bologna, ha già permesso a Bio-on di quotarsi in borsa e di comparire tra le 112 società che fanno parte dell’indice FTSE AIM (il mercato alternativo del capitale). Gli accordi stretti con le big del tabacco mondiale garantiranno all’azienda la produzione di 15mila tonnellate all’anno del nuovo materiale bio, numeri che secondo le stime dell’azienda potrebbero triplicare dal 2021.

Altri prodotti –  In occasione del Salone del Mobile di Milano, l’azienda italiana Kartell si è affidata alla Bio-on di Marco Astorri per presentare un’ icona del design italiano, il comodino circolare, un classico del made in italy ma rinnovato nel materiale. Bio-on produce ormai oggetti di ogni genere attraverso l’uso delle bio-plastiche e dei bio-materiali: dai giochi componibili per bambini alle creme solari. Delle nano capsule in bio-plastica sono state brevettate per contenere gli agenti di contrasto utilizzati nella visualizzazione delle masse tumorali durante le risonanze magnetiche, mentre le particelle che formano i bio-materiali di Bio-on sono anche l’ambiente ideale per ospitare speciali microrganismi che possono aiutare a eliminare il petrolio dal mare.