Dopo le polemiche, in arrivo nuovi finanziamenti per la Sla. L’Arisla, Fondazione Italiana di Ricerca sulla Sla, ha infatti selezionato sette progetti di ricerca per un investimento complessivo di 892.700 euro.

Le ricerche finanziate, che sono state scelte fra 90 proposte, si propongono attraverso diversi approcci di fare luce sulle cause della malattia, testare molecole che potrebbero diventare nuovi farmaci e mettere a punto nuovi test per una diagnosi precoce. Scoperte che, se confermate, sarebbero importantissime per una malattia terribile che solo in Italia ha colpito 5.000 persone con un’incidenza di 6-7 casi ogni 100mila abitanti e con 3 nuove diagnosi ogni giorno.

Ad esempio Monica Rizzardo dell’Università di Milano, riceverà fondi per studiare un possibile nuovo farmaco per combattere la Sla, l’Università di Roma La Sapienza analizzerà il funzionamento di una proteina che potrebbe riparare il Dna e all’Università di Trieste si valuterà se sia possibile trovare segnali per la diagnosi precoce della malattia.

Fondi che arrivano pochi giorni dopo le polemiche per i possibili tagli inseriti nella legge di Stabilità. Il ministro dell’Economia Vittorio Grilli, dopo le proteste dei malati e di molte forze politiche, aveva assicurato che i fondi per i malati di Sla non sarebbero stati toccati. Alcuni pazienti avevano protestato addirittura con lo sciopero della fame.

I finanziamenti per ogni progetto vanno da 55.000 euro a 250.000 euro. Il bando, il quarto annuale, è stato vinto da Francisco Baralle dell’Icgeb di Trieste, Maria Teresa Carrì della Fondazione Santa Lucia di Roma, Vincenzo Silani dell’Istituto Auxologico Italiano di Milano, Massimiliano Renzi dell’Università degli Studi di Roma ‘La Sapienza’, Monica Nizzardo dell’Università degli Studi di Milano, Gianluca Cestra dell’Ibpm-Cnr presso ‘La Sapienza’, Paolo Edomi dell’Università di Trieste.

 

Enrico Tata