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E se iniziassimo a vedere la televisione su Snapchat? Succederà molto presto. Negli ultimi tempi il mondo dei social sta puntando con interesse sempre maggiore alla produzione di contenuti televisivi e a breve quest’idea diventerà realtà. Dal 18 febbraio sull’app dedicata ai messaggi “usa e getta” debutterà una serie TV creata su misura per il social del fantasmino. Gli utenti di Usa e Canada potranno assistere al debutto di “Planet Earth II”, un documentario in sei puntate sulla natura prodotto dalla Bbc.

Nasce la “SnapTv”. Il sito di Engadget, uno dei più importanti blog nel settore della tecnologia e dell’elettronica di consumo, rivela che la serie sarà modificata ad hoc per essere poi trasmessa nella versione “verticale” dell’app. Da quando Instagram ha inserito le “storie”, Snapchat ha subito il colpo: a sei mesi e mezzo dal lancio, il nuovo prodotto del social per immagini ha raggiunto 150 milioni di utenti al giorno: lo stesso numero che Snapchat otteneva a giugno 2016, dopo l’impennata dai 110 milioni di dicembre 2015. Non si può dire che il prodotto di Evan Spiegel sia in sofferenza ma, come hanno ammesso fonti e analisti al portale TechCrunch, un po’ di affanno c’è: «Da agosto a novembre 2016, la media di visualizzazioni uniche per le Storie di Snapchat è calata del 40% circa », è questo il dato fornito da Nick Cicero, Ceo della piattaforma d’analisi social Delmondo, su una base d’analisi di 21,500 storie. Forse anche per questo motivo Snapchat ha deciso di investire su un contenuto nuovo, come quello televisivo.

Le mosse degli altri. D’altronde, bisogna adeguarsi alla concorrenza e alle esigenze degli utenti. E in questo Snapchat non ha rivali: nata nel 2011 come app di messaggistica per cellulari e tablet, è diventata famosa perché permette di condividere foto e brevi filmati che scompaiono, distruggendosi automaticamente, poco dopo essere stati ricevuti dal destinatario. Si chiamano snap e l’utente, grazie all’applicazione, può personalizzarli con maschere e filtri prima di inviarli ai propri amici. Nel corso degli anni le idee lanciate da Snapchat sono state riprese, per non dire copiate, dai network “rivali”, come Facebook e Instagram. E anche stavolta potrebbe andare alla stessa maniera. Snapchat infatti non è l’unico social interessato a una partnership, legata alle pubblicità, con il mondo della televisione. Anche Facebook e Twitter ci stanno lavorando. Se il colosso di Mark Zuckerberg punta a un’applicazione per Apple Tv, la rete dei cinguettii ha avviato già diverse iniziative legate alla trasmissione di alcuni eventi televisivi.

E in Italia? Da noi le pratiche di social TV rimangono ancora un prodotto di nicchia. Il rapporto tra social e televisione resta limitato al semplice commento in diretta. Secondo uno studio Ericsson ConsumerLab, nel 2012 il 69% degli utenti italiani di social media ha guardato programmi televisivi commentandoli in tempo reale su piattaforme. Lo sport, i talent e reality show sono le trasmissioni che stimolano maggiormente l’attività social degli italiani, seguiti da talk show, programmi a tema politico e serie televisive. A questi si aggiungono gli eventi come Sanremo, Miss Italia o La Notte degli Oscar. Infine una curiosità: secondo una ricerca dell’Osservatorio Social Tv del 2016 sui comportamenti degli utenti di contenuti televisivi da dispositivi digitali, emerge come il multiscreening sia un’abitudine ormai ampiamente diffusa. Nelle case degli italiani gli schermi si sono raddoppiati: da un lato il televisore, dall’altro lo smartphone, per analizzare in diretta con amici e familiari i programmi in veri e propri gruppi d’ascolto virtuali.