Una donna sotto effetto dell'anestesia

Una donna sotto effetto di anestesia generale (bbc.co.uk)

Aprire gli occhi e trovarsi in una sala operatoria nel bel mezzo di un intervento. Non certo il risveglio ideale, specialmente per il paziente che di colpo si ritrova attorniato da persone imbavagliate che, nel migliore dei casi, ti ronzano intorno e, nel più sfortunato, stanno intervenendo- a fin di bene – sul tuo corpo. Una ricerca condotta per conto del Royal College of Anaesthetists e la Association of Anaesthetists of Great Britain tra più di 5500 anestesisti britannici ha rivelato come le probabilità di risveglio durante un’anestesia generale sono di 1:15.000. Nell’anno 2011, su circa 3 milioni di interventi chirurgici effettuati sono stati segnalati solamente 153 casi in cui la persona sotto i ferri del chirurgo ha aperto gli occhi anzitempo. Di queste, in ogni caso, solo 43 avrebbero manifestato segni di coscienza durante l’operazione e “pochissimi” avrebbero riferito di sensazioni dolorose.

Tim Cook, professore e anestesista che è stato tra i principali autori dello studio, ha ribadito le difficoltà del compito dell’anestesista: “Devi trovare un difficile equilibrio tra addormentare il paziente e non esagerare col sedativo perché una dose eccessiva sarebbe pericolosa”. Cook ha poi sottolineato come le cifre effettive potrebbero essere in realtà lievemente superiori a quelle del loro studio. Per questo ha esortato i medici e gli ospedali britannici a dotarsi di una specifica attrezzatura che monitora la “profondità” dell’anestesia, strumento utilizzato abitualmente, nel 2011, solo dal 2 per cento degli anestesisti intervistati. La comprensione del risveglio “accidentale”, ha sottolineato Cook, passa anche da qui.

Federico Thoman