Una navetta ormai fuori controllo che punta dritto verso la Luna. Non è la trama dell’ennesimo film di fantascienza in stile Don’t Look Up ma l’ultima conseguenza delle imprese di Elon Musk. Stando alle rilevazioni degli astronomi, un razzo Falcon 9 lanciato in orbita dall’eccentrico miliardario con la sua società spaziale SpaceX è infatti finito alla deriva e ora minaccia di schiantarsi sulla superficie del satellite. L’impatto non è ancora certo ma, se dovesse verificarsi, si tratterebbe del primo caso nella storia in cui materiale di fabbricazione umana colpisce per sbaglio il corpo celeste.

Le incognite – A dare la notizia del possibile impatto è stato Bill Gray, uno sviluppatore di software per il tracciamento degli oggetti che transitano in prossimità della Terra. Basandosi sulle sue osservazioni, l’esperto ha annunciato che il lungo cilindro, con una massa di circa quattro tonnellate, dovrebbe raggiungere la Luna nel mese di marzo, schiantandosi all’altezza dell’equatore a una velocità di oltre 2,5 chilometri al secondo. Il condizionale è però d’obbligo, perché calcolare con esattezza tempo e luogo dell’impatto risulta ancora difficile: sia per l’effetto imprevedibile della luce solare, che potrebbe far leggermente deviare il razzo, sia per l’imprecisione nella misura del suo periodo di rotazione. Misurazioni più precise nei prossimi giorni potranno fornire indicazioni utili a circoscrivere l’evento, mentre è certo che l’unica conseguenza dell’eventuale impatto sarà la creazione dell’ennesimo cratere.

Viaggio di sola andata – Il Falcon 9 era stato lanciato nel febbraio 2015 per portare nello spazio il satellite per il meteo spaziale sviluppato dall’Agenzia americana per lo studio dell’atmosfera e gli oceani. Una volta completata la missione, il primo modulo del razzo è rientrato sulla Terra come da programma mentre il secondo, ormai privo di carburante, non è riuscito a fare altrettanto. A quel punto, incastrato tra la forza gravitazionale della Luna e quella esercitata dal nostro pianeta, il blocco ha iniziato a muoversi lungo un’orbita disordinata trasformandosi progressivamente in un detrito spaziale fuori controllo.

Il precedente voluto – Non è la prima volta che il componente di un razzo esaurito si infrange sulla superficie lunare. Solo che in passato il tutto si era verificato nella piena consapevolezza di astronomi e tecnici. Nel 2009 la Nasa ha infatti deliberatamente fatto schiantare contro il satellite un pezzo di navetta rimasta senza carburante allo scopo di raccogliere dati. È proprio grazie a procedure di questo tipo che la comunità scientifica può arrivare a monitorare il materiale portato alla luce dagli impatti, altrimenti destinato a rimanere nel sottosuolo. Anche per questo, nonostante sia del tutto involontario, l’eventuale schianto sarà comunque osservato da due satelliti di prossimità, il Lunar Reconnaissance Orbiter della Nasa e la sonda indiana Chandrayaan-2.