«Ora si può dire che l’essere umano ha fatto volare un aeromobile su un altro pianeta». C’è tutta l’emozione di un annuncio storico nelle parole di MiMi Aung, project Manager della Nasa che ha annunciato la riuscita del primo storico volo controllato a distanza svolto interamente su un altro pianeta. L’evento è già stato paragonato allo storico primo volo dei fratelli Wright, avvenuto in North Carolina nel 1903. L’elicottero-drone Ingenuity si è alzato da terra per circa 3 metri, prima di ridiscendere sulla superficie marziana. Seguiranno ora ulteriori test, ma la via per una nuova e rivoluzionaria epoca dell’esplorazione spaziale è ormai aperta.

La sfida tecnologica –  Ingenuity, in inglese “Ingegnosità”, non è stato battezzato a caso: è un vero gioiello della tecnica. É un mini elicottero-drone alimentato a energia solare, dotato di ruote, pesa solamente 1,8 kg ed è in grado di scattare 30 fotografie al secondo. Il mezzo ha dovuto sfidare incredibili difficoltà tecniche, dall’atmosfera che è densa solo l’1% di quella terrestre alla temperatura, che nell’area esplorata (quella del cratere marziano di Jezero) è intorno ai 90 gradi sottozero. Altro ostacolo è stato quello di far muovere senza problemi Ingenuity sulla superficie del pianeta rosso. A causa di alcune difficoltà nell’assetto meccanico, infatti, la missione era stata rinviata di una settimana. Il volo è decollato alle 9.30 ora italiana di lunedì 19 aprile, ma i dati sono arrivati alla Nasa con alcune ore di ritardo, vista la distanza di 278 milioni di chilometri che separa Marte dalla Terra. L’agenzia spaziale americana ha reso pubblico l’evento con una diretta streaming.

Il significato – Quella di Ingenuity è una missione storica. Fino ad oggi, le missioni su Marte erano affidate a dei rover, mezzi a ruote con un’autonomia limitata che potevano esplorare solo una piccola parte della sua superficie. Nelle prossime settimane, l’elicottero-drone dovrebbe effettuare voli via via più lunghi, fino a una prolungata esplorazione dell’area del cratere Jezero, in maniera molto più approfondita e da una prospettiva differente rispetto a quella dei veicoli terrestri. Ingenuity  potrebbe diventare così il pioniere della sorveglianza aerea di altri pianeti: si parla già per il futuro di missioni simili su Venere e Titano, uno dei maggiori satelliti di Saturno.