epa05450690 (FILE) a file picture dated 18 August 2015 shows car-hailing app service Uber's office in Cheung Sha Wan, Kowloon, Hong Kong, China. According to media reports on 01 August 2016, quoting unnamed sources acquainted with the deal, Didi Chuxing is planning to buy its local rival Uber China. The merger deal, which will end bruising competition between the two transportation network businesses, is reported to be valued at 35 billion US dollar in the combined company. Didi Chuxing is said will invest 1 billion US dollar in Uber Global and Uber China investors will receive 20 percent stake in the merged company, media added.  EPA/ALEX HOFFORDSe buona parte dei tassisti (almeno italiani) non lo vuole per strada, il servizio di Ncc tramite app Uber si sta organizzando per circolare.. in cielo. L’azienda americana ha infatti annunciato di avere da poco lanciato il progetto di costruzione di velivoli a metà fra un elicottero e un mini aereo, in grado, cioè, di decollare e atterrare verticalmente.  La rivoluzione arriva da Boston, dove, parlando alla Nantucket Conference, il capo prodotto di Uber Jeff Holden ha affermato: «Vogliamo offrire ai nostri clienti quante più opzioni possibili, per questo le nostre ricerche sui trasporti si stanno concentrando anche sulla terza dimensione: l’altezza».

Un progetto ambizioso, ma per il quale Uber ha un importante alleato al suo fianco: la tecnologia nota come VTOL (atterraggio e decollo verticale) che ha già in produzione aeromobili di piccole dimensioni, a decollo verticale, usati per il trasporto di persone attraverso distanze assai brevi. L’idea dei taxi volanti, infatti, non è appannaggio di Uber: il Defense Advanced Research Projects Agency (Darpa), l’agenzia militare di difesa statunitense, sta lavorando al progetto VTOL X-Plane proprio per trasportare merci e persone in maniera rapida ed efficace. All’inizio di quest’anno, poi, Ehang, azienda cinese di progettazione e costruzione di velivoli a controllo remoto,  ha presentato il modello 184, un drone di tipo quadcopter progettato per trasportare un solo passeggero: con una durata della batteria di 23 minuti, il suo costo si aggira attorno ai 270.000 Euro.

Ma secondo Holden sono molti i motivi per puntare su questo tipo di mezzi anche in città: i piccoli velivoli a decollo verticale non hanno bisogno di piste per decollare e atterrare, si muovono con agilità, sono facili da controllare e, funzionando anche a batteria, sono molto silenziosi. “È un progetto – ha aggiunto Holden – che può cambiare completamente le città e il modo in cui ci viviamo: i trasporti cittadini più lunghi potrebbero non durare più di nove minuti». Se a questo aggiungiamo che, col tempo, anche questi velivoli potranno diventare autonomi, sembra sempre più chiaro che quello che fino a questo momento era un must dei film di fantascienza potrebbe in realtà rappresentare una soluzione concreta all’annoso problema del traffico nelle grandi città.

Le tempistiche per cui tutto questo diventi realtà, però, sono lunghe e complesse: stando alle affermazioni di Holden ci sarà da attendere circa dieci anni perché gli aerei di Uber inizino a circolare. Un’affermazione che, secondo Recode, potrebbe essere eccessivamente ottimistica, soprattutto se si considerano le enormi difficoltà logistiche che il traffico aereo cittadino presenta. Nel frattempo ci si può consolare pensando che, a inizio settembre, nella città di Pittsburgh, Uber ha iniziato a testate i tanto aspettati taxi che offrono un servizio di noleggio senza conducente.

Clara Amodeo