Beppe Grillo e Matteo Renzi hanno firmato il “Patto trasversale per la scienza”, il documento promosso dall’immunologo Roberto Burioni affinché «tutte le forze politiche italiane» riconoscano «che il progresso della Scienza è un valore universale dell’umanità, che non può essere negato o distorto per fini politici o elettorali», come si legge nell’appello che richiede l’impegno formale della politica.

Burioni e Silvestri – Il medico lo ha fatto sapere attraverso il suo sito di informazione scientifica Medical Facts, in un articolo che celebra un passo importante, anche se parziale, per l’ottenimento dell’obiettivo che si era prefissato: costruire una base di senso comune che, a prescindere da partiti e schieramenti politici, rifiuti la pseudoscienza e la pseudomedicina. Burioni ha spiegato come l’idea del Patto sia nata con la collaborazione di Guido Silvestri, medico e professore di Patologia generale alla Emory University di Atlanta, Georgia, negli Stati Uniti. «Silvestri ha utilizzato i suoi contatti con Beppe Grillo e io i miei con Matteo Renzi per far arrivare loro il testo, che lo hanno condiviso», ha dichiarato ad Ansa. Già nei giorni scorsi Silvestri aveva sottolineato, in un pezzo sul blog 500WORDS, la necessità di un «”gentlemen agreement” che alla fine dovrebbe includere tutti gli stake-holders della scienza in Italia (agenzie governative, accademia, pubblica istruzione, istituti di ricerca)». A questo proposito, Burioni ha già pubblicato la lista dei sottoscrittori del Patto, nella quale compaiono diversi professori e scienziati, attivisti “pro-scienza” e giornalisti.

Grillo Con una nota sul suo blog, accompagnata emblematicamente dalla foto di Galileo Galilei, Beppe Grillo ha fatto eco alla notizia lanciata da Burioni, affermando perentoriamente: «Nella scienza non si crede, o si capisce oppure non si capisce». In capo all’articolo, una citazione di Claude Lévi-Strauss: «Lo scienziato non è l’uomo che fornisce le vere risposte; è quello che pone le vere domande». Il comico ha poi tenuto a precisare in un post scrittum come abbia ricevuto l’appello dal solo Silvestri e non conosca Burioni. In effetti i 5 stelle avevano già collaborato con il professore, consultandolo per una strategia sulla prevenzione vaccinale. Importante a questo punto la risposta che arriverà dai vertici del Movimento, dopo le ambiguità lasciate in campagna elettorale sulla questione vaccini. Per il momento due esponenti come Elena Fattori e Pierpaolo Sileri si sono complimentati con Grillo per la presa di posizione.

Le reazioni – Non l’ha presa bene la platea di elettori no-vax che pensava di avere in Beppe Grillo un portavoce e sostenitore della propria battaglia. Su Facebook sono apparse decine di commenti che si attestano mediamente sulla definizione di «traditore». Qualcuno confronta la nuova convinzione con un monologo del ’98 in cui la guida del Movimento smentiva l’importanza dei vaccini. C’è chi giura di togliere per sempre il voto ai 5 stelle e chi azzarda un’analisi antropologica e politica: «Sei l’artefice del più bieco e vile comportamento umano il TRADIMENTO, grazie per esserti rivelato questa è la fine politica tua e dei 5 stelle».

I punti del patto – Il documento si snoda in cinque punti. Nel secondo le questioni di maggior dibattito pubblico come l’AIDS e i vaccini:

1) Tutte le forze politiche italiane s’impegnano a sostenere la Scienza come valore universale di progresso dell’umanità, che non ha alcun colore politico, e che ha lo scopo di aumentare la conoscenza umana e migliorare la qualità di vita dei nostri simili.

2) Nessuna forza politica italiana si presta a sostenere o tollerare in alcun modo forme di pseudoscienza e/o di pseudomedicina che mettono a repentaglio la salute pubblica come il negazionismo dell’AIDS, l’anti-vaccinismo, le terapie non basate sulle prove scientifiche, ecc…

3) Tutte le forze politiche italiane s’impegnano a governare e legiferare in modo tale da fermare l’operato di quegli pseudoscienziati, che, con affermazioni non-dimostrate e allarmiste, creano paure ingiustificate tra la popolazione nei confronti di presidi terapeutici validati dall’evidenza scientifica e medica.

4) Tutte le forze politiche italiane s’impegnano a implementare programmi capillari d’informazione sulla Scienza per la popolazione, a partire dalla scuola dell’obbligo, e coinvolgendo media, divulgatori, comunicatori, e ogni categoria di professionisti della ricerca e della sanità.

5) Tutte le forze politiche italiane s’impegnano affinché si assicurino alla Scienza adeguati finanziamenti pubblici, a partire da un immediato raddoppio dei fondi ministeriali per la ricerca biomedica di base.