un estratto del video caricato da un utente indiano che mostra la nuova funzione di Whatsapp. Il lancio ufficiale della chiamate vocali dovrebbe essere vicino

Un estratto del video caricato su YouTube da un utente indiano che mostra la nuova funzione di Whatsapp. Il lancio ufficiale della chiamate vocali dovrebbe essere imminente.

Sul sito ufficiale non se ne parla ancora, ma dovrebbe essere questione di giorni: presto si potrà telefonare via Whatsapp. Il lancio ufficiale delle chiamate vocali arriverà verosimilmente nell’ambito del Mobile World Congress, in programma a Barcellona dal 2 al 5 marzo. Ma da lunedì 2 febbraio si rincorrono le voci di un “leak” accidentale. Più di un utente in possesso dell’ultima versione per Android, la 2.11.508, si è trovato la funzione chiamata per errore sul proprio smartphone. Il primo a riportare la notizia, poi rilanciata da Ubergizmo, è stato su Reddit proprio un utente indiano, che ha condiviso l’esperienza con numerosi altri connazionali con tanto di immagini e video.

Una tabella per le chiamate di fianco a quella con la cronologia delle chat recenti, un pulsante dedicato alle telefonate integrato con l’interfaccia e, durante la conversazione, la schermata classica di Android. Nulla di sorprendente, dunque. Se non fosse che Whatsapp, acquistata da Facebook proprio a febbraio 2014, conta ormai 700 milioni di utenti. Più anche di WeChat, l’unica autorizzata in Cina. Con questa nuova funzione, insidierebbe anche le posizioni di Viber e Skype, leader mondiali nella telefonia “VoIP”, le chiamate fatte via internet.

Per attivare le telefonate via Whatsapp, finora disponibili solo per Android, non basta installare l’ultima versione del sistema operativo. Occorre essere invitati da un telefono già in possesso della funzione. Almeno fino al rilascio ufficiale. La versione “di prova” è così disponibile solo per pochi eletti, e le imperfezioni nel nuovo sistema sono ancora molte. I contatti scelti per le conversazioni audio, per esempio, possono ricevere le telefonate senza poter richiamare a loro volta. Ma, se davvero si tratta solo di una diffusione anticipata, i margini per affinare il nuovo prodotto ci sono tutti.

Emiliano Mariotti