WikipediaHa un nome mezzo hawaiano e mezzo greco, conta oltre 300 milioni di articoli, scritti in 287 lingue (dal creolo antico al groenlandese, passando per il napoletano) ed è uno dei siti in assoluto più cliccati al mondo, con oltre 60 milioni di visite giornaliere. È Wikipedia, l’enciclopedia libera, collaborativa e gratuita più famosa al mondo, che oggi compie 13 anni di vita. Sin dalla sua nascita, è curata da volontari, seguendo un modello di tipo wiki (dall’hawaiano “veloce”, appunto), nel senso che le pagine possono essere create e modificate da chiunque e non c’è un comitato di redazione né alcun controllo preventivo sul materiale inviato.

L’idea nacque nel 2001, come evoluzione di Nupedia (online dal 2000), la prima enciclopedia libera ideata da Jimmy Wales, ‘imprenditore statunitense. Wales, assieme a Larry Sanger, giovane filosofo, assunto come capo redattore del progetto, lanciò formalmente la piattaforma il 15 gennaio dello stesso anno. La paternità del progetto è stato per molto tempo contesa tra i due: Sanger fu responsabile per buona parte dello sviluppo iniziale dell’enciclopedia, mentre Wales fornì il capitale necessario. Visto che Sanger era un dipendente di Wales, quest’ultimo si considera il solo fondatore di Wikipedia, anche se Sanger non ha mai smesso di definirsi “cofondatore”.

Se nei primi due anni Wikipedia cresceva alla velocità di poche centinaia o meno di nuove voci al giorno, l’edizione in inglese raggiunse il traguardo delle 100.000 voci nel gennaio 2003, mentre nel 2004 ha avuto un boom, raddoppiando le dimensioni in un anno (da 1.000 a 3.000 voci al giorno).

Tante le sfide che il progetto di Wales e Sanger ha dovuto affrontare durante questi 16 anni di vita. Prima fra tutte la credibilità, un punto debole riconosciuto dagli stessi fondatori. La sua natura di piattaforma collaborativa, aperta a tutti, non ha mai smesso di creare scetticismo sull’accuratezza e sull’affidabilità dei contenuti prodotti e messi in rete. Tantissimi, a questo proposito, gli studi e le ricerche di autorevoli università e riviste sparse in tutto il mondo per arrivare a confermare o smentire questi timori. Altro punto critico, la mancanza di fondi, visto che si tratta di una organizzazione no profit, senza alcuna traccia di pubblicità. Risale a tre anni fa la campagna per chiedere finanziamenti ai visitatori: tutte le pagine del sito presentavano dei banner con richieste di contributi, anche piccolissimi. Il successo fu grandissimo: quasi 20 milioni di dollari raccolti.

Mentre Wales è ancora attivissimo nel progetto e svolge ruoli direttivi all’interno della Wikimedia Foundation, Sanger lasciò quasi subito, nel 2002, dopo che il suo capo Wales decise di sospendergli lo stipendio. Qualche mese dopo arrivarono le dimissioni. Ora Sanger è tornato ad insegnare filosofia all’università e a suonare musiche irlandesi col violino, in Ohio.

Stefania Cicco