Gretchen Walsh tocca il muro sotto al trampolino, tira la testa fuori dall’acqua, si toglie gli occhialini. Dopo 100 metri divorati, sul tabellone della Duna Arena di Budapest legge 52 secondi e 71 centesimi: è record del mondo per i 100 metri delfino in vasca corta. Esausta e incredula, sorridendo solleva dall’acqua tre dita, tre come i record di 100m farfalla che ha infranto in una sola settimana di gare in terra magiara. I sei giorni dei Mondiali di nuoto in vasca corta 2024, rassegna che si è conclusa domenica 15 dicembre, hanno visto la 21enne americana prendersi sette ori e mettere il suo nome di fianco a un totale di 11 record del mondo, di cui nove individuali. Un totale che supera a sua volta il record per il numero di primati infranti da un nuotatore o una nuotatrice in una singola competizione. «Sembra proprio che sia il giorno di paga, o meglio una settimana intera di paga», ha commentato l’atleta.

Nel dettaglio – I primi record sono arrivati già nei 50m delfino del lunedì, dove Walsh si è imposta nelle batterie del mattino e si è migliorata in quelle pomeridiane. Il resto della settimana è stato un trionfo: oro e due record nei 50m stile libero, oro nei 100m stile libero, oro e due record nei 50m delfino, oro e tre record nei 100m delfino, oro e due record nei 100m misti, oro e record nella 4×100 stile, oro e record nella 4×100 mista. Da sola, Walsh è seconda per incassi dietro solo all’intera delegazione degli Stati Uniti: dalla competizione ha guadagnato 290.416 dollari, circa 50mila in più rispetto all’intera delegazione del Canada, seconda per incassi dopo i cugini a stelle e strisce. «Onestamente non credo a me stessa», ha detto a World Acquatics. «Non voglio tirarmela, ma davvero non so se qualcuno abbia mai infranto così tanti record consecutivi. Essere io a farlo è un’emozione e sono onorata di esserne stata in grado».

Chi è – Gretchen Walsh, 185cm di altezza, è nata in Tennessee nel 2003. Come molte nuotatrici e nuotatori americani che competono nel campionato universitario, è abituata alla vasca corta. Il nuoto nella vasca da 25m prevede gli stessi stili e le stesse distanze che si praticano in vasca olimpica, lunga 50m, ma per gli atleti costituisce una sfida assai diversa. Prima di tutto, conta molto di più la spinta che si esercita sul muretto durante le virate e la partenza, perché da essa dipende la lunghezza della nuotata subacquea. Se un nuotatore in vasca lunga passa circa il 30% di una gara sott’acqua, sui 25m il tempo in apnea aumenta al 65%: la vasca corta favorisce un nuoto più veloce e più tecnico. Dopo aver dominato la scorsa stagione universitaria e aver vinto due ori e due argenti a Parigi 2024, Walsh con questa folle settimana ungherese è ufficialmente nella storia del nuoto.