Il cielo sopra Berlino non è più azzurro. Ha virato verso il nero pece dell’eliminazione il 23 marzo, quando il ritorno dei quarti di finale di Nations League tra Germania e Italia si è conclusa 3-3. Il risultato fa andare avanti nel torneo la nazionale di Julian Nagelsmann grazie alla vittoria nell’andata di San Siro 1-2 sugli Azzurri. La semifinale sarà Germania-Portogallo il 4 giugno. Per il ct Luciano Spalletti: «Questo ko non deve toglierci le nostre certezze».

Szymon Marciniak
(foto di Oleg Bkhambri)

Il primo tempo – L’Italia ha mostrato al mondo del calcio i suoi due volti. Nel primo tempo la Germania ha dominato la sfida, con gli italiani in palese difficoltà anche solo a superare il centrocampo avversario. I tedeschi hanno proposto per 45 minuti un pressing asfissiante e un’ottima gestione della palla. Il match è stato aperto da un calcio di rigore a favore dei tedeschi, battuto da capitan Joshua Kimmich. La sua partita è poi continuata con due assist. A brillare è stato soprattutto il gioiellino Jamal Musiala: classe 2003 ma già il talento di un veterano. È lui il protagonista dell’evento della serata, la rappresentazione perfetta della distrazione messa in campo dalla squadra di Luciano Spalletti nella prima frazione di gioco. La Germania stava battendo un calcio d’angolo, ma i giocatori italiani erano intenti a protestare con il direttore di gara per un presunto fallo subito. Risultato: senza marcatura in area di rigore Joshua Kimmich ha battuto il corner per Musiala che ha segnato di fatto a porta vuota. Il 2-0, quasi comico nella sua realizzazione, ha stordito la nazionale italiana che verso la fine del primo tempo ha subito un terzo gol grazie a un colpo di testa di Tim Kleindienst, forte dei suoi 1,94 cm di altezza. Niente da fare per l’1,83 cm di Di Lorenzo in marcatura.

Il secondo tempo – Nella seconda frazione di gioco inizia una partita del tutto diversa. La squadra con la maglia azzurra in campo sembra un’altra. Ad aprire il punteggio anche per l’Italia è Moise Kean con un potente destro che spiazza Oliver Baumann. La rete ha l’effetto di rivitalizzare la squadra che riesce a cambiare definitivamente volto con l’ingresso al 68esimo di Giacomo Raspadori. Il talento del Napoli ha portato qualità al fraseggio italiano, con passaggi tra le linee e ottimi spunti offensivi. È suo l’assist per la doppietta di Kean che riapre il match. L’Italia ha continuato a spingere fino alla fine cercando il pareggio. Un 3-3 che viene però ottenuto solo al 95esimo dopo la realizzazione di Raspadori, decisamente il migliore azzurro in campo.

La moviola – I rimpianti italiani sono tanti, ma la colpa non è solo della distrazione del primo tempo. A far discutere è l’arbitro polacco Szymon Marciniak. Certo uno dei migliori nel panorama internazionale ma ieri protagonista di un episodio da moviola a dir poco discutibile. Al 75esimo Di Lorenzo è stato atterrato in area di rigore da Nico Schlotterbeck, il terzino tedesco. L’arbitro ha assegnato subito il penalty salvo poi essere richiamato dal Var. Dopo aver rivisto le immagini la decisione è però di annullare la prima scelta. A creare qualche dubbio sono le immagini proposte al direttore di gara dagli assistenti: non le più chiare a disposizione. In caso di rigore realizzato la partita sarebbe andata sul 3-3 con più di un quarto d’ora per cercare il gol che avrebbe fatto proseguire la partita ai supplementari. Interrogato sulla questione nel post partita, il ct Spalletti ha detto: «Rigore? Non faccio polemiche».