I nuovi rinvii a giudizio per frode sportiva non hanno scosso il ct della Nazionale Antonio Conte, già iscritto al registro degli indagati durante la bufera sul calcio scommesse quando era allenatore del Siena. «Resterò fino al termine del contratto, che piaccia o no», dichiara l’allenatore ponendo fine al “tormentone” che lo ha riguardato. Ieri si è svolto un incontro a Roma tra Conte e Carlo Tavecchio, presidente della Figc, e i due si sono chiariti. Tavecchio ha anche elogiato le prestazioni dell’ex allenatore juventino: «il capitale investito su di lui è un atto di fede, voglio rinnovargli il contratto, non annullarlo».
Conte si è lamentato del poco tempo messo a sua disposizione per seguire la Nazionale. Troppe squadre e troppi incontri in un calendario strettissimo. Tavecchio lo ha pregato di pazientare in vista di un possibile ritorno a 18 squadre e alla conseguente riduzione del numero delle partite. Il contratto di Conte durerà fino agli Europei di Francia nel 2016, ma pesano le indagini e dunque il dubbio su nuovi risvolti della vicenda che potrebbero riguardare il Commissario Tecnico. Che, secondo le agenzie, non ha gradito la mancanza di presa di posizione della Federcalcio, che si è solo appellata alla presunzione di innocenza.