Il grigio dell’asfalto. L’azzurro di magliette e pantaloncini. Il verde, il bianco e il rosso del Tricolore. L’oro, l’argento e il bronzo delle medaglie. Sono i colori dell’arcobaleno dipinto a Lovanio (Belgio) dalla squadra italiana di atletica leggera. Agli Europei di corsa su strada, che si sono disputati sabato 12 e domenica 13 aprile nel capoluogo della provincia del Brabante Fiammingo, l’Italia ha vinto sei medaglie (tre ori, un argento e due bronzi), conquistando il secondo posto nel medagliere complessivo alle spalle della Francia.

Nadia Battocletti sul traguardo di Lovanio (fonte: Grana/FIDAL)

Nadia Battocletti sul traguardo di Lovanio (fonte: Grana/FIDAL)

L’oro nei 10 km – Pista, sterrato e asfalto. Cambiano le superfici, ma non il risultato finale per Nadia Battocletti che domenica, il giorno dopo il suo venticinquesimo compleanno, ha messo in bacheca il quarto trionfo continentale in dieci mesi. Dopo la doppia vittoria agli Europei di Roma in giugno (5.000 e 10.000 metri) e quella nel cross ad Antalya l’8 dicembre, l’atleta trentina ha vinto la 10 chilometri migliorando anche il suo record italiano. La progressione di Battocletti è iniziata a 3 chilometri dall’arrivo, percorsi tutti in solitaria e conclusi con le braccia alzate. Alle sue spalle la tedesca Eva Dietrich e la slovena Klara Lukan, staccate rispettivamente di 15 e 16 secondi. Il dominio italiano nella distanza più breve si è completato con la vittoria nella prova a squadre, basata sulla somma dei tempi delle prime tre atlete per ogni nazione. Un successo reso possibile, oltre che da Battocletti, dalle prestazioni di Sofija Jaremcuk, settima, e Valentina Gemetto, nona.

Il bacio di Iliass Aouani all'asfalto di Lovanio (fonte: EPA/Frederic Sierakowski)

Il bacio di Iliass Aouani all’asfalto di Lovanio (fonte: EPA/Frederic Sierakowski)

L’oro nella maratona – Un urlo, lo sguardo verso il cielo con il Tricolore sulle spalle e il bacio alla strada di Lovanio. Sono le tre istantanee in cui è racchiusa la vittoria di Iliass Aouani nella maratona, arrivata solo poche ore dopo quella di Battocletti. Aouani è sempre stato nelle posizioni di vertice e ha piazzato l’allungo decisivo a 300 metri dall’arrivo. L’ultimo avversario a capitolare è stato l’israeliano di origine etiope Gashau Ayale – arrivato secondo, a tre secondi da Aouani – che ha preceduto il connazionale Maru Teferi, posizionatosi terzo a 12 secondi dall’azzurro. Il maratoneta milanese è il quarto italiano a laurearsi campione d’Europa nella gara regina dopo Gelindo Bordin, Stefano Baldini e Daniele Meucci, ultimo a vincere nel 2014. L’urlo liberatorio all’arrivo trova spiegazione nelle sue parole post-gara: «Quest’oro vale tanto. Riscatta la delusione per la mancata convocazione olimpica e conferma che posso essere un atleta di livello mondiale».

Le altre medaglie – L’unico argento della spedizione italiana è arrivato grazie all’ottima prova nella mezza maratona della squadra femminile. La somma dei tre migliori tempi, quelli di Sara Nestola, Rebecca Lonedo e Nicole Svetlana Reina, ha consentito di conquistare il secondo posto alle spalle del Belgio padrone di casa. Il contributo principale è stato quello di Nestola, che ha chiuso in terza posizione, vincendo così anche la medaglia individuale. L’altro bronzo è arrivato dalla mezza maratona maschile a squadre. A livello individuale i tempi migliori sono stati quelli di Yohanes Chiappinelli, Ahmed Ouhda e Xavier Chevrier, che hanno permesso all’Italia di ottenere il terzo gradino del podio dietro Francia e Spagna.