CR7: potrebbe essere questo il codice di accesso ai quarti di finale di Champions per i bianconeri di Massimiliano Allegri. Mercoledì sera alle 21.00 infatti, la Juventus sfiderà l’Atletico di Simeone al Wanda Metropolitano di Madrid in uno scontro, oltre che calcistico, anche un po’ cabalistico. Non solo per lo storico dei due club e perché El Cholo e Max sono gli allenatori che più volte hanno accarezzato il sogno di vincere la Coppa senza riuscirci, ma anche per l’impatto psicologico che la presenza in campo di Cristiano Ronaldo potrebbe avere sul morale avversario.
Il fattore Ronaldo – Dopo Siviglia e Getafe, infatti, l’Atletico è la terza squadra per numero di reti subite dall’attaccante portoghese in maglia Real Madrid: 22 gol e 8 assist su 31 derby disputati, inclusi due ricordi particolarmente dolorosi: il rigore nella finale di San Siro e la tripletta nella semifinale del 2017 al Bernabeu. Non considerando soltanto le finali, CR7 ha eliminato i colchoneros per quattro anni consecutivi, ed è quindi facile immaginare come il confronto sia molto sentito da entrambe le parti.
Il tabù – La sfida più grande, però, è tutta interna ai due club. La Juventus non vince la competizione europea dal 1996, quando la squadra guidata da Marcello Lippi sconfisse ai rigori gli olandesi dell’Ajax. Non solo: la Signora detiene il record di finali perse, 7 su 9 gareggiate, nonostante le sue 33 partecipazioni al torneo. Peggio l’Atletico, che sceso in campo 14 volte detiene il record del maggior numero di finali perse tra le squadre che non hanno mai portato a casa il trofeo: 3, compresa l’unica finale ripetuta della storia, quella contro il Bayern Monaco nel 1974, quando il regolamento ancora non prevedeva i rigori.
I tecnici – «Concentrazione e testa leggera»: è questa la ricetta che Allegri vuole portare al Wanda. A dichiararlo è lo stesso allenatore in un tweet rilasciato dopo la vittoria di venerdì scorso contro il Frosinone, la ventunesima in campionato che porta la Juventus a +14 sul Napoli. Sulla panchina della Juventus dal 2014, Allegri ha fatto fruttare al club 10 trofei in 4 stagioni, tra le quali 4 Coppe Italia e 4 campionati. Il suo contratto scadrà tra 16 mesi, a giugno 2020, e la sua permanenza dipenderà anche dall’esito di questa competizione. Simeone invece, in carica dal 2011, ha appena rinnovato fino al 2022 con un contratto da 24 milioni di euro a stagione che ne fa l’allenatore più pagato al mondo. L’ultima volta che i due si sono incontrati sul campo con le rispettive squadre è stata la partita di Champions League del dicembre 2014, finita a reti inviolate. La gara di ritorno sarà disputata martedì 12 marzo all’Allianz Stadium di Torino.
Concentrazione e testa leggera: quello che abbiamo messo oggi, deve accompagnarci nei prossimi giorni! #finoallafine pic.twitter.com/28RsVRTHi3
— Massimiliano Allegri (@OfficialAllegri) 15 febbraio 2019