Dopo la lezione che Jannik Sinner ha inflitto il 12 novembre a Stefanos Tsitsipas per 6-4, 6-4 nella prima partita delle Atp Finals di Torino, si attende un’ondata di parrucche rosse sugli spalti in onore ai capelli dell’altoatesino che affronterà il tennista numero uno al mondo: Novak Djokovic. «La pressione l’ho sentita, ma sono riuscito a gestirla. Il tifo? Sembrava un campo di calcio con tutti quei cori», ha detto il numero 4 del mondo. Pala Alpitour tutto esaurito per la massima competizione del tennis mondiale in cui i primi 8 giocatori del ranking si sfidano per il primato.
Esordio vincente – Sinner aveva perso contro Tsitsipas ben 5 volte a fronte di sole 2 vittorie. Ma Jannik lo ha studiato alla tv. Il primo game conquistato agilmente dal greco, che per problemi di schiena non era in perfetta forma fisica, è stato un fuoco di paglia: Tsitsipas è poi sparito dalla gara senza far troppo impensierire Jannik. Al servizio l’altoatesino ha realizzato 11 ace con una percentuale di prime palle in campo del 71%. Nessuna palla break concessa e solo 9 i punti ottenuti da Tsitsipas quando al servizio c’era il padrone di casa. Alla fine della partita, il numero 6 del ranking ha ammesso: «Jannik non mi ha lasciato respirare dal primo all’ultimo punto. Sta avendo una stagione fantastica».
La soddisfazione – «Abbiamo preparato il match molto, molto bene. Tatticamente ne parli, anche se non sai mai come ti sentirai in campo. Sono stato attento però, ho provato a essere anche imprevedibile», ha dichiarato alla fine della partita il 22enne italiano, che sui tifosi ha aggiunto: «L’atmosfera è stata incredibile. Credo che il pubblico sia stato super, mi hanno tifato anche quando perdevo il punto. In Italia prima c’era solo uno sport, ora il tennis sta crescendo». Il 14 novembre c’è però ad attenderlo il migliore, Djokovic: «Giocare con i più forti mi esalta», ha aggiunto.
L’anno della consacrazione – A soli 22 anni Jannik Sinner è oggi il numero 4 del mondo e con le Atp Finals potrebbe migliorare ancora il suo posizionamento nel ranking. Nessun italiano aveva mai raggiunto questo piazzamento dopo Adriano Panatta. Nel 2021 faceva ancora la riserva di Matteo Berrettini ma poi la veloce scalata. Fino al 2023, un anno magico per lui: 58 vittorie tra cui il successo del Master 1000 di Toronto. Solo Medvedev e Alcaraz meglio di lui. Nel suo palmarès già 10 tornei Atp, mentre negli Slam la semifinale raggiunta a Wimbledon 2023 è il suo miglior risultato.
L’Olimpo del tennis – Due i gironi delle Atp Finals di Torino. Nel primo, Sinner, Tsitsipas, Rune e Djokovic. Nel secondo Zverev, Alcaraz, Medvedev e Rublev. I primi due classificati dei due gironi si sfideranno nelle semifinali fino alla finale del 19 novembre. Nell’altra partita del primo girone Djokovic ha piegato la resistenza di Rune a fatica con un punteggio di 7-6, 6-7, 6-3. Il 13 novembre derby russo tra Rublev e Medvedev mentre il numero 2 del mondo Alcaraz affronterà il tedesco Zverev.