Si è chiusa dopo 12 giorni una delle pagine più buie e surreali della storia degli Australian Open. Novak Djokovic, numero uno del mondo e recordman di vittorie del trofeo (nove negli ultimi 11 anni), non potrà partecipare al torneo. Lo ha stabilito nella giornata del 16 gennaio una Corte australiana formata da tre giudici, che hanno ritenuto valida la decisione del Ministro dell’Immigrazione Alex Hawke di cancellare il visto al tennista serbo «per motivi di salute e ordine, sulla base dell’interesse pubblico». Mentre intorno a lui non si ferma lo scontro politico, Djokovic è stato costretto a lasciare il Paese e tornare in Serbia. Intanto però gli Open hanno preso il via nella notte del 16 gennaio: passano il primo turno Matteo Berrettini e Lorenzo Sonego, mentre vengono eliminati Fabio Fognini e Salvatore Caruso, ripescato in tabellone proprio per sostituire il campione serbo.
Caos – Tutto è iniziato il 5 gennaio scorso, quando Novak Djokovic è stato bloccato all’aeroporto di Melbourne per accertamenti sull’esenzione medica necessaria ai non vaccinati contro il Covid per entrare in Australia. Un tribunale ha però annullato il blocco del visto e permesso al tennista di lasciare l’albergo dove era costretto da giorni e iniziare ad allenarsi. A quel punto il governo australiano ha annunciato nuovi controlli sulla documentazione presentata dal tennista fino alla decisione discrezionale del ministro Hawke. «Sono estremamente deluso dalla decisione della Corte di respingere il mio ricorso, per cui non potrò rimanere in Australia e giocare gli Australian Open» sono le parole che il tennista serbo ha affidato a caldo ai suoi profili social, «rispetto la sentenza e collaborerò con le autorità competenti per il mio rimpatrio. Mi prenderò del tempo per riposare e recuperare. Mi dispiace che tutta l’attenzione sia stata su di me nelle ultime settimane, spero che ora possiamo concentrarci tutti sul gioco e sul campo che amo». Domenica 16 gennaio alle 22.30 ora australiana, Djokovic ha lasciato il Paese direzione Dubai e lunedì è arrivato a Belgrado, ma la vicenda sembra tutt’altro che chiusa.
Tra sport e politica – Mentre non si conoscono ancora le decisioni degli altri Slam in giro per il mondo, sul piano sportivo i contraccolpi sono già visibili. Djokovic non potrà inseguire nell’immediato il 21° Slam, che gli avrebbe permesso di staccare Nadal e Federer nella classifica all time, e nemmeno sognare quel Grande Slam solamente sfiorato nel 2021. Nella classifica generale Atp rischia il sorpasso al primo posto da parte di Medvedev o Zverev se uno dei due dovesse vincere il torneo, oltre a una forte ricaduta dal punto vista economico. Agli almeno 4 milioni di montepremi da qui fino ai Masters 1000 di Indian Wells e Miami, il tennista serbo potrebbe perdere quasi 30 milioni di sponsorizzazioni, se il danno d’immagine sarà tale da far recedere le aziende di cui è testimonial. Intanto la Serbia si schiera compatta a difesa del suo eroe nazionale. Dopo le manifestazioni di piazza quando Djokovic era “rinchiuso” nell’hotel di Melbourne, sono arrivate le dure parole del primo ministro serbo Alexandar Vucic: «Hanno maltrattato per giorni il più forte al mondo: si sono umiliati da soli». Immediata la risposta di Scott Morrison: «I sacrifici dei cittadini contro il virus andavano protetti». E segnale più forte il premier australiano non poteva darlo, a tre mesi dalle elezioni.
Campo – Si gioca, intanto. Il primo turno degli Australian Open sorride a metà agli italiani in tabellone. Matteo Berrettini, numero 7 del ranking, ha battuto in quattro set l’americano Brandon Nakashima per 4-6, 6-2, 7-6, 6-3 con tanto di problemi di stomaco tra il terzo e quarto set. “Imodium, grazie” è la simpatica dedica alla telecamera del tennista romano a fine partita, che ora affronterà Stefan Kozlov al secondo turno. Vince anche Lorenzo Sonego che ha battuto Sam Querrey 7-5, 6-3, 6-3. Per lui ora ci sarà il vincente tra Oscar Otte e Tseng Chun-hsin. Eliminati invece Fabio Fognini e Salvatore Caruso. Il tennista ligure ha perso contro l’olandese Tallon Griekspoor 6-1, 6-4, 6-4, mentre Caruso si è arreso al serbo Miomir Kecmanovic che si è imposto in tre set per 6-4, 6-2, 6-1. Nel tabellone femminile avanti Camila Giorgi, Martina Trevisan e Lucia Bronzetti. Eliminata al primo turno invece Jasmine Paolini.