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Guida l’Inter con, sul collo, il fiato delle altre big. A due partite dal giro di boa, nello scacchiere del calcio all’italiana restano altri due incontri per stabilire chi tra Fiorentina, Napoli, Juventus e Roma si contenderà il titolo di regina d’inverno, che spesso significa scudetto. Famelici e lunatici, i neroazzurri capitanati dal generale Mancini quest’anno sfoderano agonismo e sostanza. Meno qualità e più muscoli al servizio di pieni buoni e risultati eccezionali. Ama(r)la, questa volta, è fin troppo facile: l’Inter è la squadra italiana che vanta il maggior numero di spettatori in questo campionato, Inter-Milan e Inter-Juventus, finora, le partite con più pubblico. Solo un anno fa la bufera, poi la fine dell’amore (mai nato) con Mazzarri e il ritorno di fiamma per il tecnico di Jesi, investito dell’operazione «quarto scudetto» in maglia neroazzurra. Sotto l’albero, l’Inter piazza il titolo di miglior difesa del campionato, con sole 11 reti al passivo e il miglior guardiano dei pali d’Europa, Samir Handanovic, passato da una possibile cessione alla fine della scorsa stagione al rinnovo atteso per i primi del 2016. L’Inter riparte dai suoi pilastri.

Al buio l’altra metà di Milano, con i diavoli che anche quest’anno non si accendono. A rischio di restare fuori da tutto, oltre la cinta del pass per entrare in Europa, il Milan non esce dalla spirale negativa delle ultime cinque stagioni. Mihajlovic mangia il panettone, ma con un convitato di pietra di nome Pippo Inzaghi. L’ex centravanti, che qualcuno dalle parti di Milanello già rimpiange, la scorsa stagione non riuscì nell’impresa di riabilitare un paziente convalescente da anni. A Mihajlovic, da gennaio, il delicato compito di tenere salda panchina e squadra, con un jolly nella manica: Jack Bonaventura, miglior uomo assist di questa stagione. Sul podio anche gli azzurri Meggiorini e Insigne: in vista di Euro 2016, Antonio Conte ha di che sperare.

Ma al di là dei singoli, a trionfare quest’anno è il gioco di squadra. Il campionato più entusiasmante degli ultimi tempi balla sui quattro punti che separano l’Inter dalla Roma, un terzo rispetto alla scorsa stagione. In mezzo cinque posizioni e nessuna certezza. La vecchia Signora cede sotto i colpi del mercato estivo e parte in rimonta: la vetta è ormai a un passo, ma i bianconeri sono ancora in ritardo rispetto alla passata stagione. Un anno fa erano 40 i punti conquistati dalla formazione di Allegri, quest’anno sono 33. Sette punti in meno, ma i bianconeri sono ancora la formazione da battere.

L’anno della Roma è (sempre) l’anno che verrà. L’unica a tenere il passo della Juventus fino a un certo punto dei due campionati precedenti e in questa stagione agevolata dalla partenza a singhiozzi della Juventus, la squadra di Garcia non vola. Da sergente di ferro a uomo in bilico: l’avventura del francese sulla sponda giallorossa rischia di concludersi a breve, negli ultimi mesi ha perso il gradimento di tifosi e presidenza.

Elisabetta Invernizzi