Matteo Berrettini festeggia la vittoria ai quarti di finale di Wimbledon 2021 (foto/Ansa)

L’onda azzurra potrebbe travolgere Londra. Non solo la Nazionale di Mancini, anche il tennista Matteo Berrettini vuole regalare all’Italia un successo, trionfando a Wimbledon. Ci crede, dopo la vittoria di ieri, mercoledì 7 luglio, che gli ha aperto le porte delle semifinali del terzo torneo del Grande Slam. Non succedeva da 61 anni, da quando Nicola Pietrangeli cercò la finale contro Rod Laver. In quell’occasione i sogni azzurri andarono in fumo, ma oggi Berrettini si sente pronto a infrangere ogni record: «Sto scrivendo la storia e mi piace. Non voglio fermarmi qui».

I quarti di finale – L’approdo in semifinale è stato conquistato dall’italiano dopo 3 ore di gioco contro l’amico Felix Auger-Aliassime, 21 anni, diciannovesimo nella classifica mondiale. Il canadese non è riuscito a fermare Berrettini, inarrestabile sull’erba, terreno di gioco che gli ha fatto collezionare la sua decima vittoria consecutiva. Il primo set lancia subito il venticinquenne verso la vittoria, un 6-3 efficace e senza fronzoli. Nel secondo set, però, qualcosa si inceppa e l’azzurro soffre fino a concedere all’avversario un 5-7. Il lavoro fatto con il mental coach Stefano Massari fa la differenza: Berrettini arranca, si riprende e strappa il terzo set  per 7-5. Il quarto set è solo una formalità e si chiude sul 6-3. «Sono fiero di quello che ho fatto, in barba a tutti quelli che hanno insinuato dubbi sul mio conto. Sento che posso andare avanti», è il commento a caldo dopo la vittoria.

La semifinale – Ad attendere Berrettini ora è il polacco numero 18 al mondo Hubert Hurkacz. Esploso quest’anno, dalla freschezza dei suoi 24 anni ha assestato in poco meno di due ore un clamoroso k.o. al re Roger Federer: 6-3, 7-6, 6-0. Risultato che non impensierisce l’azzurro, numero 9 al mondo: «Ci proverò perché ci credo, ci avrei creduto indipendentemente dall’avversario, Federer o Hurkacz». Dalla sua ha il fattore terreno. Se Hurkacz dà il meglio di sé su superfici veloci, l’erba è l’alleata numero uno di Berrettini, come dimostra il primo posto ottenuto meno di un mese fa all’Atp Queens Championship. In lui crede anche il coach Vincenzo Santopadre: «Matteo ora può vincere uno Slam», è la dichiarazione di qualche mese fa.

Pericolo Djokovic – Attenzione, però, a fare i conti senza Novak Djokovic, ancora in gara e in gran forma. Il 2021 l’ha già visto trionfare su due dei quattro campi del Grande Slam: all’Australian Open e al Roland Garros. Il numero uno al mondo affronterà in semifinale il talentuoso canadese Denis Shapolvalov. Next generation contro esperienza e mentalità da pluricampione. In palio la gloria a Londra, di cui Berrettini vuole a tutti i costi prendersi una fetta. Tra i messaggi di supporto anche la benedizione di Niki Pietrangeli, ormai non più solo nell’olimpo degli italiani arrivati in semifinale a Wimbledon. Più che un augurio, il suo è un pronostico : «Dopo anni uno dei miei record può essere superato, ma io non griderò al miracolo se dovesse vincere tutte e due le partite che restano. Vai Matteo!».