Stipendi, rapporti anomali con alcuni procuratori, plusvalenze fittizie. Sono tutti i guai della Juventus, ancora sotto la lente della giustizia sportiva. La procura della Figc (Federazione Italiana Giuoco Calcio) ha notificato al club bianconero la chiusura delle indagini sulla cosiddetta “Manovra stipendi, partnership e agenti”. L’accusa è di violazione del principio di lealtà sportiva (articolo 4 del Codice di giustizia sportiva). Ora la Juve ha 15 giorni di tempo per difendersi. Il 19 aprile il Collegio di garanzia del Coni deciderà invece sul ricorso presentato dal club contro la penalizzazione di 15 punti, decisa dalla Figc per l’altro caso che ha coinvolto i bianconeri, ovvero le plusvalenze.

I giocatori della Juventus durante un allenamento, 12 Aprile 2023 (ANSA / ALESSANDRO DI MARCO)

Fuori bilancio – «I soggetti […] osservano i principi della lealtà, della correttezza e della probità in ogni rapporto comunque riferibile all’attività sportiva» si legge nell’articolo 4 del Codice di giustizia sportiva. La Juventus, secondo le accuse, lo avrebbe violato evitando di mettere a bilancio alcuni pagamenti relativi alla primavera 2020. Nei primi mesi della pandemia il club aveva concordato con i giocatori una riduzione di stipendio per quattro mensilità, ma tre di queste sono poi state recuperate da quasi tutti i calciatori. Nel bilancio della stagione 2019/2020, però, di quei pagamenti non c’è traccia. Questo ha spinto la Figc a contestare alla Juventus la violazione dell’articolo 4 che, se accertata, può tradursi in quattro sanzioni: ammonizione, ammenda, ammenda con diffida (una multa a cui si unisce un invito formale a non compiere un’azione), penalizzazione. Sulla carta, dunque, la Juve potrebbe ricevere un’altra penalità, ma molto dipende da come andrà avanti il processo sportivo.

Partnership e agenti – Oltre agli stipendi fuori bilancio, l’inchiesta ha altri due filoni. Il primo riguarda il coinvolgimento di sei club, con i quali la Juventus ha effettuato operazioni di mercato. Queste “partnership sospette” interesserebbero Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Udinese, Bologna e Cagliari. La Figc ha però deciso di rimandare ogni valutazione alla conclusione delle indagini in corso. Il secondo punto da chiarire è il rapporto del club bianconero con alcuni procuratori. Pare, infatti, che tra il 2015 e il 2022 la Juventus abbia pagato degli agenti senza che ci fosse un reale rapporto di intermediazione.

Le prossime fasi – I dirigenti ed ex dirigenti della Juventus chiamati in causa hanno 15 giorni per chiedere di essere ascoltati o presentare una memoria difensiva (uno scritto con cui a processo si cerca di convincere il giudice della propria innocenza). Dopodiché, il procuratore della Figc Giuseppe Chiné deciderà se archiviare il caso o deferire il club. In caso di deferimento il processo sportivo proseguirebbe. Con ogni probabilità la sentenza di primo grado arriverebbe verso la fine di maggio, il che significa che eventuali sanzioni si applicherebbero al campionato in corso. Se invece i tempi della giustizia sportiva si allungassero oltre il 30 giugno 2023, le conseguenze ricadrebbero sulla stagione 2023/2024.

I giocatori della Juve Adrien Rabiot (a sinistra) e Dusan Vlahovic (a destra) durante la partita con la Lazio, 8 Aprile 2023. (Ansa/Fabio Frustaci)

Il caso plusvalenze e le alternative per il club – La strategia difensiva della Juventus sarà definita dopo il 19 aprile, giorno del verdetto del Coni sulla penalità per le plusvalenze. Tra il 2018 e il 2020 la Juve avrebbe cercato di ridurre le perdite di bilancio attraverso false plusvalenze (si ha una plusvalenza quando si vende un giocatore prima della scadenza del contratto e la differenza tra l’incasso e il costo rimanente del cartellino è positiva). Se il Coni dovesse annullare la penalità di 15 punti, il club potrebbe decidere di patteggiare per gli stipendi fuori bilancio, in modo da ridurre la pena e chiudere i conti con la Figc. Se invece la penalizzazione fosse confermata, il patteggiamento potrebbe essere scartato.

Sportivo e penale – I quattro dossier su cui sta lavorando la Figc – i tre della “Manovra stipendi, partnership e agenti ” e le plusvalenze – sono oggetto anche di un’indagine penale. È l’inchiesta “Prisma” della Procura di Torino, il cui prossimo step è l’udienza preliminare del 10 maggio 2023.