L’Italia del calcio perde 4-1 a San Siro contro la Norvegia e dovrà giocare i playoff per sperare di qualificarsi al Mondiale americano del 2026. Al gol di Pio Esposito rispondono Nusa, la doppietta di Haaland e Strand Larsen. Prima di ieri gli Azzurri non avevano mai perso in casa in un girone di qualificazione mondiale e non subivano quattro gol in casa nella stessa partita da una gara contro la Jugoslavia del 1955.
Primo tempo promettente – Gli Azzurri hanno iniziato la partita con intensità e concentrazione, lasciando intravedere buone trame di gioco. Il gol del vantaggio arriva all’11’ sull’asse tutto nerazzurro: Pio Esposito è abile nel girarsi in area dopo un assist di Dimarco e supera il portiere norvegese Nyland. Nonostante il vantaggio, l’Italia non ha saputo consolidare il proprio predominio, rischiando in alcune occasioni di subire il pareggio già nel primo tempo.
La rimonta norvegese – Nel secondo tempo, la Norvegia – già matematicamente qualificata – è entrata in campo con un piglio completamente diverso. Nusa ha trovato il pareggio con un gran tiro al 63’, complice una deviazione di Politano che ha spiazzato Donnarumma. Da quel momento il dominio scandinavo è stato evidente: Haaland ha siglato una doppietta in due minuti, sfruttando gli errori della difesa italiana. Nel recupero è arrivato anche il gol dell’1-4 firmato da Strand Larsen. Il secondo tempo ha evidenziato tutte le lacune della Nazionale italiana, incapace di reagire alla pressione norvegese e con una difesa apparsa lenta e insicura nelle ripartenze avversarie.
Le parole dei protagonisti – A fine partita, il capitano della Nazionale Giovanni di Lorenzo ha commentato così la gara: «Siamo partiti molto bene, con un ottimo primo tempo. Poi loro sono venuti fuori con la loro qualità. C’è da fare i complimenti alla Norvegia, sicuramente dovremo affrontare i playoff a marzo in maniera diversa». Non usa giri di parole il commissario tecnico Gennaro Gattuso: «Dobbiamo chiedere scusa ai nostri tifosi perché 4-1 è un risultato pesante. Ci lecchiamo le ferite. Oggi per me era molto importante perché giocavamo con una squadra forte e poteva darci la convinzione e la mentalità di aver fatto uno step in più. Abbiamo fallito, però dovremo riflettere perché non è che alla prima difficoltà possiamo poi fare queste figuracce».
Le prospettive – La squadra di Gattuso ora si trova per la terza volta consecutiva nella storia azzurra degli ultimi 12 anni, davanti allo spettro dei playoff. Giovedì 20 novembre a Zurigo, alle 13:00, l’Italia conoscerà la propria avversaria in semifinale (e l’eventuale avversaria in finale) dei playoff. Le 16 squadre qualificate ai playoff saranno divise in quattro percorsi di spareggio (A, B, C e D) e si sfideranno in semifinale e finale, entrambe in gara secca. Le quattro vincitrici andranno al Mondiale. Gli Azzurri torneranno in campo il 26 marzo 2026 per la semifinale e il 31 marzo 2026 per l’eventuale finale




