calcioscommesseokDa Trento ad Agrigento. Si stende su tutta Italia la nuova ombra del calcioscommesse. Questa volta, a ingannare i tifosi, è stata la ‘ndrangheta, per un totale di 28 partite sotto inchiesta. E un coinvolgimento di presidenti, calciatori e allenatori che conferma l’esistenza di un sistema efficiente e ben organizzato all’interno delle partite di LegaPro e serie D. Tra le squadre coinvolte, il 21 maggio, si è scoperto che c’è anche la Salernitana di Claudio Lotito, già presidente della Lazio, appena promossa in serie B.

Dopo lo sdegno del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il “disgusto” espresso dal premier Matteo Renzi in seguito alla scoperta, l’indagine continua. Gli inquirenti hanno arrestato più di venti tra presidenti, allenatori e calciatori. E sostengono di aver trovato i “pizzini” con cui gli organizzatori avrebbero falsato le partite. Su uno di questi foglietti campeggia, fra le altre, la frase “se ci scoprono ci arrestano”.

A coordinare le indagini sarà il il procuratore federale, Stefano Palazzi. Un compito difficile perché dovrà coordinare le procure delle città coinvolte. Da Cremona a Catanzaro, tutte con tempi diversi. Per questo fino a luglio non si potrà procedere. Intanto playoff e playout di Lega Pro si giocheranno, con la presenza di alcuni dei club coinvolti nelle indagini di Catanzaro.

Federica Villa