Paolo Cannavaro, Matteo Gianello e Gianluca Grava

Per il Napoli due punti in meno in classifica, sei mesi di squalifica ai giocatori Gianluca Grava e Paolo Cannavaro e 70mila euro di multa. Questa le decisione della Commissione Disciplinare della Figc in seguito al processo sul Calcioscommesse. Alla società viene contestata la combine di Sampdoria-Napoli del 16 Maggio 2010, ultima giornata di campionato vinta dai blucerchiati per 1 a 0.

I due difensori sono stati puniti per non aver denunciato la proposta di “biscotto” ricevuta dall’allora terzo portiere campano Matteo Gianello, anche lui squalificato per tre anni e tre mesi. I due punti di penalizzazione fanno scivolare la squadra di Mazzarri dal terzo al quinto posto. Scavalcati da Lazio e Fiorentina. Con la Juve ora a +10, gli azzurri vedono allontanarsi il sogno di concludere il girone d’andata in zona Champions. Un’ammenda di 70mila euro completa la sanzione della Disciplinare.

L’ipotesi di una richiesta danni da parte del Napoli per la sentenza “non è assolutamente da escludere e, anzi, credo che verrà proprio presa in considerazione”. Così l’avvocato Mattia Grassani, legale del Napoli, intervenuto ai microfoni di ‘Tutti convocati’ su Radio 24 ha aperto a una possibile azione legale del club. “Il Napoli ha subito danni patrimoniali, d’immagine e anche tecnico-sportivi e sono tutte ragioni di risarcimento che potranno essere prese in considerazione una volta esauriti i gradi di giustizia – ha aggiunto Grassani -. Per quanto accertato dalla commissione disciplinare non c’é alcuna responsabilità né di culpa in vigilando né di omesso controllo da parte della società, che paga il comportamento di un ex-tesserato come Matteo Gianello, in scadenza di contratto, che nella stagione 2009-2010 non giocò nemmeno un minuto”.

Alessandro Minissi