Filippo Inzaghi, allenatore del Milan. In forse la sua permanenza al club rossonero

Filippo Inzaghi, allenatore del Milan. In forse la sua permanenza al club rossonero

La ventesima del Campionato di serie A regala conferme. Con la Juventus che allunga in classifica, staccando di ben sette punti la Roma, mentre il Napoli di Benitez si riprende il terzo posto grazie a una doppietta di Higuain: suoi i due gol che al San Paolo fermano il cammino del Genoa di Gasperini nel posticipo del lunedì della prima giornata del ritorno. Sullo sfondo prosegue la crisi delle squadre milanesi: l’Inter è caduta in casa 1-0, con gol all’ultimo minuto del Torino), il Milan steso dalla Lazio di Pioli per 3 a 1.

E proprio su Filippo Inzaghi sono puntati tutti i riflettori. La sua panchina, affidata fra entusiasmi e celebrazioni da Berlusconi e Galliani solo sette mesi fa, è già in bilico per crisi di risultati. Una beffa, perché Inzaghi era stato chiamato proprio per lo stesso motivo a sostituire l’ex compagno Clarence Seedorf, esonerato dalla proprietà lo scorso giugno. Una crisi lunga, che accomuna la squadra di Berlusconi all’Inter di Thorir. Quasi archiviato l’obiettivo Champions League, la paura per entrambe è di buttare via un’annata.

Capitolo a parte merita il caso Cassano. Soldi e stipendi non pagati: questo l’oggetto del contendere tra il giocatore e il Parma. Con l’addio di Cassano alla società che potrebbe trasformarsi in un saluto definitivo al mondo del calcio. «Ho rescisso col Parma e ora sto meglio, ci ho pensato tutta la notte – ha dichiarato il 32enne fantasista di Bari -. Ho deciso di chiudere il rapporto dopo una presa per il c..o durata sette mesi, sono stanco, ho deciso di lasciare tutto», ha spiegato Cassano durante un’intervista al programma sportivo TikiTaka. FantAntonio ha precisato di non aver nessun rancore con i tifosi del Parma né con i compagni e con chi lavora «ma con chi ha fatto un disastro dopo che avevamo fatto del Parma un giochino perfetto».

Cassano lascia il Parma e non esclude l'addio al calcio a fine stagione. (foto Ansa)

Cassano lascia il Parma e non esclude l’addio al calcio a fine stagione. (foto Ansa)

Disposto a rimanere anche in caso di retrocessione del Parma in B, Cassano ha smentito l’ipotesi di una partenza per l’America: «Ci andrò a 40 anni, quando non riuscirò più a correre», ha scherzato, non escludendo la possibilità di un addio definitivo: «Forse a giugno lascio il calcio», ha dichiarato Cassano. Un’ipotesi che ha già mandato in fibrillazione i suoi fan e che ha acceso le speranze dei tifosi del Bari. Tifosi che intanto sognano un ritorno del fantasista, a 15 anni dalla partenza del “Pibe di Bari”, che lasciò la squadra di casa per l’allora Roma di Fabio Capello.

Carmela Adinolfi