Un dieci argentino. Era dai tempi di Omar Sivori che non accadeva. La Juventus si sveglia con un nuovo numero dieci in casa, anzi un “diez”: Carlitos Tevez, quel top player che ai bianconeri mancava per il salto di qualità in Europa. L’ultimo ad aver indossato quella maglia con quei due numeri ravvicinati era stato Alex Del Piero: dopo di lui, un anno di vuoto. Perché quella maglia pesa e non a tutti è permesso indossarla: a tutti no, ai grandi campioni sì. E Tevez lo è. Almeno così la pensano i dirigenti e i tifosi bianconeri, che sui forum hanno espresso la loro benedizione: “Se non a Tevez, a chi?”, “Ha classe e carattere, è l’uomo giusto”, sono i commenti entusiastici che si trovano in rete.

“Assumo la responsabilità di indossare una maglia-simbolo come quella che mi è stata data. Ricordo che il numero 10 è la maglia di Maradona, è una maglia che rappresenta una sfida”. Queste le prime parole di Tevez durante la sua presentazione ufficiale, subito dopo essersi sottoposto alle visite mediche. Il dieci di Maradona, ma anche di Del Piero: “Un giocatore eccezionale, ho profondo rispetto nei suoi confronti. Per me è un grande piacere indossare la maglia che aveva lui”, le parole dell’argentino.

Un Apache all’assalto. Dello scudetto, per provare a vincere il terzo di fila (cosa che non accade dagli anni Trenta). Ma anche della Champions: “Ci proveremo, è il nostro sogno”, ha detto il neoacquisto bianconero. Ed è soprattutto per questo che la Juve ha puntato forte su Tevez, per un’operazione complessiva da quasi trenta milioni (triennale da 5,5 milioni al giocatore più 12 al Manchester City). Lui che una Champions in bacheca ce l’ha già: l’ha vinta nel 2008 con la maglia del Manchester United, un anno dopo il trionfo europeo del Milan.

Già, il Milan. La squadra rossonera ha inseguito Tevez a lungo e sembrava vicinissimo a prenderlo nel gennaio dello scorso anno. Poi non se ne fece nulla. Ma il flirt sembrava proseguire anche in questa estate, anche se Tevez stesso smentisce: “La Juve mi ha voluto più del Milan. Galliani? Non lo sento dall’anno scorso”. L’ad rossonero, interpellato a tal proposito, ha sminuito: “L’acquisto di Tevez da parte della Juventus non mi ha tolto il sorriso. Abbiamo cinque attaccanti e, non essendo partito nessuno, per la nostra politica non potevamo andare avanti nella trattativa”. Buon per la Juve: un Apache fa sempre comodo. Soprattutto se ha un dieci sulle spalle.

Francesco Paolo Giordano