Una vittoria per qualificarsi agli ottavi di Champions League. E per ritrovare un po’ d’autostima. I rossoneri vincono 3-1 contro l’Anderlecht e arrivano nel migliore dei modi alla sfida di domenica, a San Siro, contro la Juventus. Un appuntamento nel quale nessuno vuole fare brutta figura.

Il successo in Belgio assicura agli uomini di Allegri il secondo posto nel girone, alle spalle del Malaga. Una posizione che potrebbe riservare al Milan un sorteggio duro negli ottavi, ma intanto ai piani alti di via Turati fanno festa per il “tesoretto”, tra i dieci e i quindici milioni, in arrivo dall’Uefa per il passaggio del turno.

È stata la serata, come al solito, di El Shaarawy: il Faraone ha sbloccato la gara a inizio ripresa con un piattone a giro. È il dodicesimo sigillo stagionale per l’italo-egiziano, che sembra già pronto per essere l’erede di Ibrahimovic, almeno per capacità di trascinare la squadra. Anche Philippe Mexes si è calato, per una notte, nei panni del fuoriclasse svedese: al 26’ del secondo tempo il francese ha firmato il gol del 2-0 con una fantastica rovesciata dal limite dell’area di rigore. Roba da funamboli del pallone.

Un minuto prima i belgi erano rimasti in dieci per l’espulsione di Nuytinck, ma il Milan è riuscito lo stesso a complicarsi i piani, perché al 33’ De Sutter aveva accorciato le distanze. I rossoneri sono comunque riusciti a chiudere la gara sul 3-1 con Pato, che ha concretizzato la fuga in contropiede di El Shaarawy.

Proprio l’attaccante brasiliano ha catalizzato l’attenzione nel dopopartita. “Avevo annunciato il gol al mister – le sue parole -, gli ho detto che sarei entrato e avrei chiuso la partita. El Shaarawy sta facendo bene, ma io voglio giocare: adesso viene il mio procuratore e poi vediamo”. Dichiarazioni che sanno di ultimatum ad Allegri e potrebbero aprire nuovi scenari di mercato.

Francesco Paolo Giordano