Andrea Pirlo, 35 anni, ha sfiorato il gol all'88' con una punizione da 30 metri che ha scheggiato la traversa.  L'unica versa occasione da gol creata dai bianconeri nel match di Montecarlo.

Andrea Pirlo, 35 anni, ha sfiorato il gol all’88’ con una punizione da 30 metri che ha scheggiato la traversa. L’unica versa occasione da gol creata dai bianconeri nel match di Montecarlo.

A dodici anni di distanza dall’ultima volta, la Juventus accede alle semifinali di Champions League: decisivo il pareggio per 0-0 nella tana del Monaco. Massimo risultato col minimo sforzo per la squadra di Allegri, che ha pensato soprattutto a difendere il vantaggio di un gol maturato nella partita di andata.

La Juventus si è presentata allo stadio “Louis II” di Montecarlo con un solo obiettivo: lasciare il possesso palla agli avversari, per pungere in contropiede grazie alla velocità di Tevez e di Morata. Un obiettivo centrato solo parzialmente, dato che i bianconeri non sono quasi mai riusciti a rendersi pericolosi, a parte la punizione battuta all’88’ da Pirlo che ha scheggiato l’incrocio dei pali.

Dal canto suo, l’allenatore del Monaco Jardim ha fatto uno strappo alla regola, schierando un undici sì proiettato all’attacco, ma incapace di creare grossi pericoli alla porta della Juventus. L’unica vera occasione da gol creata dai monegaschi è capitata sui piedi di Berbatov, al quarto d’ora della ripresa, complice un liscio di Bonucci. La palla è sfilata in area di rigore dove il centravanti bulgaro della squadra di casa non ha avuto il tempo di impattare la sfera, grazie alla perfetta uscita in presa bassa di Gianluigi Buffon.

Come successo all’andata, non è mancata qualche polemica arbitrale. La settimana scorsa, infatti, la Juventus si era imposta di misura grazie a un rigore dubbio trasformato da Vidal. Nel match di ritorno, il Monaco ha lamentato la mancata concessione di un altro tiro dal dischetto dopo un doppio intervento scomposto di Chiellini e Vidal su Kondogbia, vittima di un “sandwich” che ha fatto tremare i tifosi della Juventus.

Allo stesso tempo, i francesi protestano per una direzione arbitrale giudicata troppo “all’inglese”, che ha lasciato correre su di un paio di episodi discutibili dove Pirlo, Vidal e soprattutto Chiellini – che ha rischiato l’espulsione – meritavano il cartellino giallo.

Ora la società bianconera pensa a venerdì 24 aprile, quando a Nyon si svolgeranno i sorteggi delle semifinali della massima competizione europea: in lizza per la conquista del titolo, oltre alla Juve, Barcellona, Real Madrid e Bayern Monaco. L’élite del calcio continentale in cui una squadra italiana entra a distanza di cinque anni dal triplete dell’Inter di Josè Mourinho. Una buona notizia non solo per la Juve, ma per tutto il nostro movimento calcistico.