«Non ho ancora deciso la formazione, vediamo come dormirò stanotte. Perché dormirò, non pensate che stia sveglio». Scherza, apparentemente rilassato, Massimiliano Allegri alla vigilia dell’andata degli ottavi di finale di Champions League contro il Tottenham. Martedì 13 febbraio, alle 20.45, la sua Juventus affronta gli inglesi allo Stadium di Torino. In palio un posto ai quarti di finale.

Infortuni in casa Juventus – Di motivi per preoccuparsi, però, ce ne sarebbero. A partire dagli infortuni che privano Allegri di alcuni giocatori importanti come il centrocampista francese Blaise Matuidi e il difensore della nazionale Andrea Barzagli. Soprattutto non sarà della partita Paulo Dybala: l’attaccante argentino sta recuperando da un risentimento muscolare e non è stato nemmeno convocato. Le assenze, ha ammesso Allegri, potrebbero costringere la Juventus a un cambio di formazione rispetto al tradizionale 4-3-3. Ma per l’allenatore di Livorno le motivazioni contano più dei moduli: «C’è tanta adrenalina e tanto entusiasmo, siamo molto carichi. Affronteremo gli inglesi con spensieratezza, coraggio e incoscienza», ha detto, «abbiamo grande voglia di andare di nuovo in finale: è un traguardo straordinario, ci siamo riusciti due volte in tre anni, speriamo di farlo ancora e di vincere».

Tottenham imbattuto nel girone – Ad agitare i sonni di Allegri c’è anche l’avversario che i bianconeri non hanno mai incontrato prima. Il Tottenham è reduce da una prestigiosa vittoria contro l’Arsenal nell’ultimo turno di Premier League ed è quinto in classifica. Ma è in campo internazionale che gli inglesi hanno mostrato il meglio di sé in questa stagione. Imbattuti nella fase a gironi di Champions con un pareggio e cinque vittorie, una delle quali per 3 a 1 contro il Real Madrid, detentore della coppa vinta l’anno scorso proprio contro la Juventus nella finale di Cardiff. In conferenza stampa, però, l’allenatore del Tottenham Mauricio Pochettino, argentino di origini italiane, ha preferito nascondersi: « La Juventus è favorita per la sua storia e perché ha giocatori che sanno competere: giocare non è come competere. Il nostro sogno è raggiungere i nostri avversari e diventare competitivi come loro. Domani vedremo se siamo al loro livello».

Pericolo Uragano – «Non firmo per lo 0 a 0», ha aggiunto Allegri, «l’importante è non prendere gol in casa» per poi giocarsi la qualificazione nel ritorno a Londra. Le statistiche dicono che in dieci delle ultime 13 gare interne di Champions la Juventus ha tenuto la porta inviolata. L’uragano Harry però minaccia di abbattersi su Torino, mandando all’aria tutte le certezze difensive. Harry Kane, per i tifosi Hurricane, è capocannoniere della Premier League con 23 reti e ha partecipato al 53% dei gol segnati quest’anno dalla sua squadra. A 24 anni il centravanti del Tottenham ha già raggiunto il traguardo delle 100 marcature in Premier League.

Scambio di “complimenti” in campo e fuori – Lo ha ricordato anche il difensore della Juventus Giorgio Chiellini: «Kane è un attaccante straordinario, le sue statistiche dell’ultimo anno lo dimostrano. E’ completo e gioca per la squadra, è vario, uno dei più forti del mondo. Uno come lui è merce rara». Complimenti ricambiati dall’attaccante inglese – «è il difensore più roccioso ed esperto contro cui abbia mai giocato», ha detto – che ha ricordato il suo primo incontro con l’azzurro. Era il 2015 e allo Stadium di Torino Kane debuttò con la maglia dell’Inghilterra contro l’Italia. Davanti a lui, a marcarlo, proprio Chiellini: «Stavo andando a prendere il primo pallone quando Chiellini mi ha spazzato via: non ho più sentito la gamba per dieci minuti, è stata una sorta di benvenuto nel calcio internazionale».