Due squadre rivali, una città sulle spalle e il sogno di sollevare la coppa dalle grandi orecchie. Dopo il pareggio in casa con il Benfica, ormai è ufficiale: a distanza di vent’anni, Inter e Milan si incontreranno per la terza volta nella storia in semifinale di Champions League allo stadio Meazza in San Siro.
Il pareggio a San Siro – Al fischio finale, il tabellone che segna un pareggio per 3 a 3 non racconta la superiorità della prestazione della squadra di Filippo Inzaghi che è stata in grado di imporre il proprio gioco contro l’avversaria portoghese. La partita è stata favorita dall’esito positivo del match di andata, quando i nerazzurri avevano espugnato lo stadio da Luz con le reti di Niccolò Barella e Romelu Lukaku. «È una gioia immensa ed è bello condividerla con la squadra e i fan. È un grande traguardo che volevamo fortemente e che abbiamo meritato contro avversari molto validi», ha commentato il tecnico Inzaghi a fine partita. Forte di una prestazione solida da parte dei suoi calciatori, che nella serata decisiva non hanno mollato.
Il primo a segnare è stato Barella, autore di un tiro a giro che non ha lasciato speranza al portiere. Il goal subito al ’38 dalla squadra ospite è stato recuperato a pochi minuti dalla ripresa grazie alle reti di Lautaro Martínez e Joaquín Correa. Era il ’78esimo, e l’Inter stava vincendo sui portoghesi con un risultato complessivo di 1 a 5. Quanto basta per sentirsi sicuri di passare il turno. Così ci si è concesso qualche lusso di troppo, la concentrazione è calata e si è permesso di dare a Petar Musa la gioia di una doppietta. Nonostante il pareggio, però, la sostanza non cambia: 3 a 3 al Meazza, e passa l’Inter. Il sogno della Champions continua.
Il “derby” – Mentre Lautaro Martínez trascinava la sua squadra tra le quattro regine d’Europa, il Milan già attendeva i cugini al varco, forte di una qualificazione ottenuta contro il Napoli. Cori, urla, striscioni: la competizione tra le due tifoserie è da sempre accesa e appassionante; ma ora a parlare sarà il campo. Le due partite di andata e di ritorno, il 10 e 16 maggio, decreteranno chi avrà il diritto di giocarsela il 10 giugno in finale, a Istanbul. Nel frattempo, occhi puntati in Spagna, dove al Santiago Bernabéu gli inglesi del Manchester City dovranno vedersela con i campioni del Real Madrid di Carlo Ancelotti, che ha già messo nel mirino la sua quinta Champions (la terza da quando siede sulla panchina dei Merengues).