Il quinto turno di Champions League sorride alle milanesi. Dieci anni, nove allenatori, uno scudetto dopo, l’Inter torna tra le prime sedici squadre d’Europa. Il Milan, invece, riesce nell’impresa di riaccendere le speranze per almeno un terzo posto nel proprio gruppo. Trascinate la prima dal bomber bosniaco Edin Dzeko e la seconda dal favolistico Junior Messias, le lombarde si sono rese protagoniste di due gare che in comune avevano solo l’obiettivo: vincere a tutti i costi. Gli ucraini dello Shakhtar Donetsk (2-0) prima e gli spagnoli dell’Atletico Madrid (0-1) poi, si sono dovuti arrendere al calcio made in Italy.
Primo obiettivo raggiunto – A poche ore dall’inizio della partita, allo stadio Meazza di San Siro si era deciso di aprire anche il terzo anello per garantire alla squadra tutto il sostegno possibile. Un provvedimento tipico dei cosiddetti big match, come l’ultima giornata di campionato dei nerazzurri contro il Napoli, per cui i tifosi si affrettano a comprare il biglietto. Un po’ insolito, invece, per l’orario: il fischio d’inizio è arrivato alle 18:45 e ad assistere a Inter – Shakhtar Donetsk c’erano più di 50mila tifosi. Simone Inzaghi, l’allenatore scelto in estate dalla dirigenza nerazzurra per continuare il lavoro iniziato da Antonio Conte, non ha mai nascosto le sue intenzioni: «Gli ottavi di Champions erano l’obiettivo che volevo sin da subito», ha ribadito nella conferenza stampa post gara. Traguardo raggiunto con una giornata d’anticipo. Ivan Perisic, Milan Skriniar, Matteo Darmian e Marcelo Brozovic gli uomini chiave della vittoria di ieri sera, ai quali si aggiunge di diritto Dzeko: il “cigno di Sarajevo”. Eletto man of the match, ha siglato una doppietta nel secondo tempo (minuto 61 e 67) che ha portato alla vittoria di una partita dominata dal primo all’ultimo minuto. In serata, poi, il Real Madrid ha battuto a Tiraspol i padroni di casa dello Sheriff per 3 a 0 confinando, così, la sconfitta all’andata per 2 a 1 come un semplice inciampo. Il 7 dicembre, al Bernabeu, i blancos dovranno difendere il primo posto del gruppo assediato dai nerazzurri che cercheranno il quarto successo di fila in Champions League.
Una vittoria di squadra – Il compito del Milan, invece, era ben più arduo. La squadra di Stefano Pioli sta affrontando il campionato nel migliore dei modi (prima in classifica a pari punti con il Napoli), mentre in Europa sta riscontrando alcuni problemi. Almeno fino a ieri sera. Con un punto conquistato in quattro partite, i rossoneri erano già con un piede fuori dalla Champions. Le gare contro il Porto di Sérgio Conceição, sulla carta le più abbordabili, avevano portato un pareggio, una sconfitta e tante polemiche. Il primo scontro contro il Liverpool guidati da Jurgen Klopp aveva mostrato pregi e difetti di una squadra forte ma giovane, e l’andata contro Diego Simeone e il suo Atletico Madrid si era chiusa nel peggiore dei modi: il rigore trasformato da Luis Suarez al 97esimo che ha sancito la vittoria spagnola. Alla vigilia del quinto turno, la conquista del secondo posto del gruppo B sembrava una corsa a due. Con la vittoria di ieri sera per 1 a 0 al Wanda Metropolitano e la sconfitta del Porto contro gli inglesi, il Milan secondo Pioli ha «dimostrato maturità» ed è tornato artefice del proprio destino. Il merito è da attribuire a tutta la squadra: solida per novanta minuti e che non ha concesso alla paura di alterare il proprio stile di gioco. Gli scatti, però, hanno tutti un unico protagonista: Junior Messias.
Un fattorino per trequartista – Con la partenza a giugno di Hakan Çalhanoglu (finito all’Inter), il Milan ha trascorso tutta l’estate alla ricerca di un nuovo trequartista. James Rodriguez, Hakim Ziyech e Isco sono i nomi che circolavano fino al 30 agosto. Tutti giocatori conosciuti nel mondo del calcio per il loro talento, la tecnica sopraffina e la condizione di quasi emarginati nelle rispettive squadre. Rodriguez è finito in Qatar, Ziyech si sta ritagliando uno spazio nelle partite di Champions del Chelsea campione in carica e Isco sta beneficiando dell’ottimo rapporto con Carlo Ancelotti. E il Milan? Il martedì 31 agosto, ultimo giorno di calciomercato, la dirigenza rossonera deposita il contratto del suo nuovo trequartista. È Junior Messias, la colonna portante dell’attacco del Crotone arrivato penultimo nell’ultimo campionato e retrocesso in Serie B. Con tutte le aspettative che si erano costruiti in mesi di trattative, i tifosi entusiasti dell’ultimo colpo di mercato erano pochi. Nato nel 1991 a Ipatinga, a 200 chilometri di distanza da Belo Horizonte, Messias inizia la carriera da calciatore nelle giovanili del Cruzeiro. Dal Brasile raggiunge nel 2011 il fratello a Torino: qui lavora come fattorino per un negozio di elettrodomestici e nel frattempo gioca a livello amatoriale nel campionato Uisp. Poi Eccellenza, Serie D, Serie C, di nuovo Serie D e Serie C fino a essere scoperto dal Crotone che lo porta in Serie B. il debutto nella massima serie arriva il 20 settembre 2020 e conclude il suo primo campionato in Serie A come il secondo calciatore per dribbling riusciti. Quella di ieri sera era la seconda presenza con la maglia rossonera, dopo i pochi minuti giocati contro l’Atalanta. Il suo primo gol in Champions League è il coronamento di un cammino fatto di sacrifici e talento, che potrebbe segnare una svolta nella sua carriera e nell’intera stagione del Milan.
Il quinto turno di Champions League – Come da pronostico, il Gruppo A è l’unico che ha primo e secondo posto già definito. Con la vittoria per 2 a 1 nello scontro diretto di ieri sera, il Manchester City ha vinto il girone lasciandosi alle spalle il Paris Saint Germain. Nell’ultima giornata Lipsia e Club Brugge, con i tedeschi che hanno battuto per 4 a 0 i belgi, si giocheranno l’Europa League. Gruppo C e Gruppo E sono stati dominati rispettivamente da Ajax e Bayern Monaco, entrambe a punteggio pieno. Il primo non ha più nulla da dire, con Sporting qualificata e Borussia Dortmund in Europa League, ma il secondo deve ancora capire se gli ottavi andrà il Barcellona di Xavi o i portoghesi del Benfica. L’Atalanta giocherà l’ultima giornata sapendo che una vittoria contro il Villareal porterebbe al secondo posto del Gruppo F, mentre una sconfitta potrebbe significare un addio alle coppe. Il Gruppo H assisterà alla battaglia per il primo posto tra Chelsea e Juventus, con gli scontri diretti a favore degli inglesi, mentre il Gruppo G è il più aperto di tutti con Lille, Salisburgo, Siviglia e Wolfsburg stretti in tre punti.