Juve-Chelsea

(Foto Ansa)

Una notte così la Juve se l’è sognata, se l’è sudata, se l’è conquistata. Una notte stellare, contro il Chelsea campione d’Europa in carica. Ma se sei la Juve non devi fermarti qui: da una notte così devi uscire vittorioso. Vincere per dimostrare all’Europa intera di essere tornato grande. Vincere perché è l’unico modo di passare il turno: con due gare da giocare nel girone, i bianconeri hanno sei punti, uno in meno di Shakhtar e Chelsea. Il sorpasso stasera è obbligato, perché nell’ultima giornata i londinesi ospiteranno il tenero Nordsjaelland. Alla truppa di Conte, se dovesse vincere stasera, basterà pareggiare in casa dello Shakhtar, che stasera in Danimarca può già staccare il ticket per gli ottavi.

Oltre ai numeri della classifica, la Juventus ha un altro handicap rispetto ai campioni d’Europa: varcate le Alpi, smarrisce le sue certezze. Il cammino in Champions’ non è stato fin qui all’altezza di quello, quasi immacolato, in campionato: dopo il bel pareggio per 2-2 colto a Stamford Bridge, tana del Chelsea, sono arrivati due pareggi non entusiasmanti, contro Shakhtar e Nordsjaelland, prima di ritrovare la “diritta via” e schiantare i danesi allo “Juventus Stadium”. È soprattutto il pareggio ottenuto in Danimarca a pesare sulle sorti dei bianconeri. Per questo la Juve è decisa a dimenticare le sue inquietudini e a offrire una prova convincente contro il Chelsea. Che, tre anni orsono, sbatté fuori dall’Europa i torinesi, allora allenati da Ranieri: 1-0 in terra d’Albione e 2-2 al ritorno in Italia.

“Conte vuole che lo stadio sia una bolgia”, ha svelato in conferenza stampa Claudio Marchisio. Il pubblico dello “Juventus Stadium” (previsto il tutto esaurito) può fornire una spinta fondamentale nella “partita dell’anno”, come l’ha definita il “Principino” bianconero. Che prosegue: “Sappiamo che il Chelsea è fortissimo, ma non abbiamo paura. Arriviamo a questa partita nel momento migliore, alla sconfitta contro l’Inter abbiamo reagito alla grande”. Tra i convocati torna Vucinic, la cui presenza da titolare rimarrà in forse fino all’ultimo. Se il montenegrino, debilitato dalla febbre, non dovesse farcela, il tandem offensivo sarebbe composto da Quagliarella e Giovinco.

Sul fronte Chelsea, qualche turbolenza ha scosso la vigilia del match. Le ultime prestazioni hanno addensato ombre sul tecnico italiano Roberto Di Matteo, artefice del successo in Champions’ dello scorso anno. Due sconfitte e due pareggi nelle ultime quattro gare di Premier League hanno sottratto ai Blues la vetta della classifica e a Di Matteo la benevolenza dei tifosi. Il tecnico scaccia i fantasmi: “Gli ultimi risultati in campionato non sono stati positivi, ma la squadra è viva e in buona condizione. Andremo in campo determinati”. I troppi gol presi consigliano prudenza a Di Matteo: senza Terry e Lampard, il tradizionale 4-2-3-1 potrebbe essere rimpiazzato dal più granitico 4-3-3, con uno tra Hazard e Oscar relegato in panchina. Comunque vada, non ci sono dubbi: sarà una notte stellare.

Francesco Paolo Giordano