Tre allenatori italiani per tre squadre straniere, l’altra faccia del calcio nostrano in Europa. Mentre il Milan, unica squadra italiana arrivata agli ottavi di Champions, osserva, martedì sera scende in campo lo Zenit di Luciano Spalletti. Mercoledì, poi, sarà la volta del Galatasaray di Roberto Mancini e del super favorito Real di Carletto Ancelotti.
Scoppia di salute la squadra spagnola, che nel fine settimana ha staccato Atletico Madrid e Barcellona, alla vigilia del derby di domenica prossima. La squadra di Ancelotti potrebbe avere in tasca anche il titolo della Liga. Gioca domani, in casa dello Schalke 04, il Real Madrid, e in pochi pensano che potrà incontrare qualche difficoltà, tanto più che la squadra sarà schierata al gran completo, nessuno squalificato, indisponibile soltanto Khedira, che con l’attuale gestione non è più nella rosa degli undici titolari.
Più complicate le cose per le squadre di Spalletti e Mancini, che oltre a non essere in corsa per la vittoria, si troveranno ad affrontare due grandi big: rispettivamente il Borussia Dortmund e il Chelsea. La sola qualificazione ai quarti, quindi, sarebbe di per sé una sorpresa.
Martedì sera a San Pietroburgo lo Zenit, che dovrà fare a meno di Shirokow e Danni, ospiterà la squadra tedesca. Dopo aver vinto due campionati russi, Spalletti si sta concentrando sull’Europa, e se c’è un momento in cui può provare a fare il salto è proprio questo perché al Borussia manca il nucleo centrale della squadra: Gundogan, Hummels, Subotic e Blaszcykowski sono ancora indisponibili.
Discorso diverso per Roberto Mancini che non nasconde di tenere molto al campionato Turco, mentre la Champions sembra un pensiero lontano. Il ricordo della sua vita passata, forse, proprio lui che seduto sulla panchina del Galatasaray mercoledì incontrerà il Chelsea di Mourinho, suo polemico successore sulla panchina dell’Inter.
In attesa del ritorno tra Milan e Atletico, finita 1-0 per gli spagnoli, l’Italia si dovrà accontentare del riconoscimento a livello internazionale dei nostri tecnici, quelli che emigrano nei grandi club internazionali dove ambizioni e ingaggi non sono sottoposti a revisioni e tagli di alcun tipo.
Silvia Sciorilli Borrelli