La notte di Breslavia è blu. Blu come le maglie del Chelsea, che ha conquistato la finale di Conference League superando 4-1 il Real Betis Siviglia. Primo violino dell’orchestra londinese il centrocampista Cole Palmer, che nel secondo tempo ha guidato la sua squadra alla rimonta. Dopo i primi 45 minuti i britannici erano infatti sotto nel punteggio e incapaci di trovare contromisure adeguate al gioco spumeggiante della squadra spagnola. Direttore d’orchestra l’italiano Enzo Maresca, al primo trofeo in carriera da allenatore.

L’esultanza dei giocatori e dei tifosi del Chelsea dopo il gol del 4-1 (fonte: Ansa)

La partita – Il Chelsea si presentava allo Stadio municipale di Breslavia da grande favorita. Una sola sconfitta e undici vittorie il ruolino di marcia della squadra inglese nella competizione. Percorso più complicato per i rivali spagnoli, arrivati in Polonia dopo aver superato in semifinale la Fiorentina solo al termine dei supplementari. Nel primo tempo a condurre le operazioni sono stati però proprio i biancoverdi sivigliani, passati in vantaggio al nono minuto con il gol di Abde Ezzalzouli. La formazione spagnola, guidata in panchina dal cileno Manuel Pellegrini – a 71 anni e 231 giorni il tecnico più anziano in una finale europea – ha saputo sfruttare i dubbi tattici del Chelsea, incapace di reagire dopo lo svantaggio. La musica è cambiata con l’inizio della seconda frazione. Negli spogliatoi Maresca, allenato proprio da Pellegrini al Malaga tra 2010 e 2012 e suo collaboratore in panchina nella stagione 2018-2019 al West Ham, ha saputo toccare le corde giuste dei propri giocatori. I londinesi hanno iniziato a creare gioco e occasioni da gol, pareggiando al 65′ con il colpo di testa del centrocampista Enzo Fernandez, servito con il contagiri da Palmer. Cinque minuti più tardi lo stesso Palmer ha superato in velocità il terzino sinistro spagnolo Jesús Rodríguez, appoggiando poi al centro per Nicolas Jackson che di petto ha timbrato il sorpasso. Il Betis, ormai in balia della marea blues, è poi definitivamente affondato nei minuti finali, con i gol inglesi firmati da Jadon Sancho (83′) e Moisés Caicedo (91′) per il 4-1 finale.

Il Chelsea nella storia – Con la vittoria della Conference League, il Chelsea è diventata la prima squadra a vincere tutte le cinque competizioni Uefa (Champions, Europa e Conference League, Coppa delle Coppe e Supercoppa europea). Maresca, al primo anno da allenatore della squadra londinese, è diventato il quinto italiano sui sei passati per la panchina del Chelsea a mettere in bacheca un trofeo. Prima di lui artefici delle vittorie del club di Stamford Bridge, erano stati Gianluca Vialli (Supercoppa europea, Coppa delle Coppe, Coppa e Supercoppa d’Inghilterra e Coppa di Lega inglese) Roberto Di Matteo (Champions League), Carlo Ancelotti (Premier League, Coppa e Supercoppa d’Inghilterra), Antonio Conte (Premier League e Coppa d’Inghilterra) e Maurizio Sarri (Europa League). «Speriamo che questo possa essere soltanto l’inizio di qualcosa di importante» ha detto Maresca a fine partita.
Il Chelsea ha inoltre messo fine alla serie di vittorie delle squadre di calcio maschili spagnole nei tornei internazionali. Dal 2002, quando il Real Madrid batté in finale di Champions League il Bayer Leverkusen, i club e la Nazionale spagnoli avevano vinto tutte le 27 finali a cui avevano partecipato tra Champions, Europa e Conference League, Europei e Mondiali.