Antonio Conte lascia il Tottenham. A dieci giornate dalla fine della Premier League e ad un passo dal podio, gli Spurs, quarti in classifica nel campionato inglese, si trovano senza il loro allenatore che fino alla fine della stagione, a giugno, sarà sostituito dall’assistente Christian Stellini. Il club londinese ha ufficializzato il congedo del coach con un comunicato ufficiale, pubblicato la sera del 26 marzo, nel quale specifica che la decisione è stata consensuale e ringrazia Conte per il suo contributo alla squadra.
Il presidente del Tottenham, Daniel Levy, ha reagito esortando la squadra alla responsabilità e all’impegno: «Abbiamo ancora dieci partite di Premier League da disputare e dobbiamo lottare per un posto in Champions League. Dobbiamo tutti rimanere uniti. Tutti devono migliorare per assicurare il migliore risultato possibile per il club e per i fedeli sostenitori».

Malumori premonitori – L’addio di Conte al Tottenham non stupisce, soprattutto perché molti lo avevano comunque dato per probabile dopo la scadenza del suo contratto a fine stagione. L’allenatore italiano, dal canto suo, non ha mai nascosto insoddisfazioni rispetto all’atteggiamento della squadra nelle ultime partite. L’ultimo rimprovero è arrivato il 18 marzo, nella conferenza stampa dopo il pareggio 3 a 3 con il Southampton: «Io in campo vedo solo undici giocatori che giocano per loro stessi e i tifosi si meritano molto meglio di così. Il club deve prendersi le sue responsabilità, ma lo devono fare anche i giocatori, altrimenti non ha senso parlare di Europa e questa stagione non può che finire molto male».
Conte ha poi escluso che la pigrizia dei giocatori possa dipendere dall’avvicinarsi del termine del suo contratto: «Sono scuse, tutte scuse. È il momento di dire la verità, di dire che qui al Tottenham non sono abituati a giocare per qualcosa di importante, che preferiscono giocare senza pressioni. Se siamo questi è inutile parlare di Champions League: non abbiamo lo spirito, non siamo una squadra. Così siamo da decimo posto».

La reazione degli inglesi – I tabloid oltremanica hanno reagito alla notizia parlando della fine di un “matrimonio senza amore in cui nessuno era felice” di Conte con il Tottenham. Il Telegraph Sport, che aveva anticipato di una settimana la notizia del divorzio, ha commentato: «Conte, come molti prima di lui, ha creduto di poter cambiare la mentalità di un club e di un capo che per tanto tempo si sono accontentati del secondo posto».