All’Allianz stadium di Torino nella serata del 26 febbraio i tifosi della Juventus hanno subito una cocente e soprattutto inatttesa sconfitta. Quella contro l’Empoli ai quarti di finale di Coppa Italia è l’ennesima delusione della stagione. Dopo la Supercoppa e la Champions League, la Vecchia Signora ha dovuto rinunciare anche a questo obiettivo, mentre la squadra ospite realizzava la magia: eliminare la Juventus ai calci di rigore. E in semifinale di Coppa Italia ci andranno loro, i ragazzi di Roberto D’Aversa, contro ogni prognostico e per la prima volta nella storia del club toscano.

Approcci diversi – Thiago Motta ha cominciato da dove aveva concluso la partita contro il Cagliari di tre giorni prima, schierando insieme gli attacanti Vlahovic e Kolo Muani. Ma è stato l’unico esperimento che l’allenatore ha tentato durante il match. Sono state poche, infatti, le sostituzioni per la Juventus, che ha giocato con una formazione che era quasi una copia delle precedenti. In difesa ancora Gatti e Kelly tra Weah e Cambiaso, al centrocampo Thuram e Koopmeiners e sulla trequarti McKennie e Nico Gonzalez. L’allenatore dell’Empoli, al contrario, ha fatto più rotazioni e avuto più coraggio, lasciando il centrocampo, insieme a Henderson e Maleh, al 19enne Jacopo Bacci, appena 10 minuti in due presenze in serie A.

La partita – Si mette subito male per la Juventus che, dopo due minuti appena, vede Nico Gonzalez sprecare l’unica occasione dei bianconeri durante tutta la partita. Il lancio di Kelly trova la sponda di Kolo Muani, con l’argentino che si infila e poi fallisce il pallonetto davanti a Vasquez. La squadra di Motta attacca con insistenza, ma è lenta e impacciata e al 24′ i toscani sbloccano la partita. Gonzalez sbaglia in uscita, Gatti e Kelly non chiudono su Maleh: il centrocampista fa partire il destro ed è rete. Lo Stadium inizia a fischiare, i bianconeri si perdono in fretta nel 4-2-3-1, con tanti errori tecnici. Nel minuto di recupero, dopo un rinvio di Vasquez, Konaté si ritrova davanti al portiere bianconero ma colpisce il palo interno. Motta prova a scuotere i suoi durante l’intervallo, ma non funziona: dopo 23 secondi dall’inizio del secondo tempo Maleh va di nuovo al tiro trovando però la risposta di Perin in corner. Nell’ultima mezz’ora la Juve prova a chiudere i toscani nella loro metà campo, ma il pareggio è un miracolo di Thuram che arriva solo al 66′ e resta isolato, condannando la Signora alla sconfitta ai rigori. Dal dischetto sono fatali gli errori di Vlahovic e Yildiz.

«Qui si pretende senza meritare» – «Che vergogna, è colpa mia», ha commentato il mister bianconero a fine partita. «Spero che le critiche siano severe – ha continuato Motta – ce le siamo meritate. Non ho fatto capire alla squadra l’importanza della partita e di questa maglia. Qui si pretende senza meritare». Senza nessuna pretesa l’Empoli si è invece meritato la vittoria. Una squadra in piena lotta per evitare la retrocessione, che non vinceva dall’8 dicembre e che ha regalato lo spettacolo più grande di questi quarti di finale.