Pochi calciatori ben distanziati sul campo, allenamenti solo in mattinata con un presidio tecnico e sanitario ridotto al minimo indispensabile. Sono le regole per la parziale ripartenza della stagione calcistica allo scoccare del secondo tempo dell’emergenza Coronavirus, la cosiddetta Fase 2. Una fase che tuttavia, ha sottolineato il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, non è detto che ci porti alla ripresa del campionato, nonostante le pressioni sempre più decise in questo sesno da parte dei club professionistici.
Il Viminale – Con una circolare inviata ai prefetti nella giornata di domenica 3 maggio, il ministero dell’Interno apre la ripresa degli allenamenti individuali anche per gli sport di squadra. «È consentita, anche agli atleti e non, di discipline non individuali, come a ogni cittadino – recita la direttiva che resterà in vigore fino al 18 maggio -, l’attività sportiva individuale in aree pubbliche o private, nel rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno due metri e rispettando il divieto di ogni forma di assembramento».
Il calendario – A riaprire i giochi in anticipo, rispetto alla data del 18 maggio stabilita dal governo, è stata l’Emilia Romagna con un’ordinanza regionale che è stata seguita in rapida successione da provvediumenti analoghi di Sardegna, Lazio e Campania. Ha aperto il 4 maggio il Sassuolo, con massimo due giocatori su ciascuno dei tre campi, senza poter utilizzare le docce e con l’obbligo di portare l’acqua potabile da casa. Il 5 è prevista la ripresa anche di Bologna e Inter: i nerazzurri si alleneranno in gruppi scaglionati di 3-4 giocatori, cui si aggiungono medico e preparatore, divisi sui quattro campi della cittadello sportiva di Appiano Gentile.
Problemi bianconeri – Tra il 5 e 6 maggio la Juventus riapre la Continassa con una rosa ristretta a causa dei nove bianconeri di origine straniera tuttora bloccati all’estero dall’emergenza. Tra questi anche Cristiano Ronaldo, che si trova nel villaggio di Caniçal, a Madeira, dove era rientrato per stare vicino alla madre malata.
Tamponi per il Napoli – Il 6 maggio riprenderà ad allenarsi anche la Lazio a Formello, mentre i giallorossi della Roma dovranno aspettare il giorno 7 per rivedere il campo di Trigoria. Per la stessa giornata è previsto il rientro a Castelvolturno del Napoli. Il club azzurro resterà in attesa del risultato dei tamponi cui sarà sottoposta tutta la squadra. Discrezionale, invece, il rientro dei giocatori della Sampdoria. «A partire dal 6 maggio – comunica la società blucerchiata -, sarà consentito ai calciatori della prima squadra solo lo svolgimento facoltativo di attività sportiva individuale presso il centro sportivo Gloriano Mugnaini di Bogliasco».
Il monito di Spadafora – Dunque il pallone riprende a circolare, anche se a numero e porte chiuse. Nel rispetto delle normative in vigore, il ministro Spadafora ci tiene tuttavia a sottolineare che, in via ufficiale, «gli allenamenti delle squadre non riprenderanno prima del 18 maggio». E per quanto riguarda la ripresa del Campionato, ribadisce nella nota pubblicata su Facebook, «non se ne parla proprio».