noverinaStavolta niente sconti, la pena è la più severa: la Nocerina è stata espulsa dal campionato di Prima Divisione di Lega Pro «per responsabilità oggettiva del club» nel derby-farsa contro la Salernitana del 10 novembre scorso. Ora dovrà ripartire dai Dilettanti. Sono bastati neanche tre mesi al Consiglio disciplinare della Figc per emettere una sentenza che suona come un monito. Accolte appieno le richieste del procuratore federale Stefano Palazzi, che ha definito il derby un «piano grossolano ordito dall’intera società».

E infatti ci vanno di mezzo tutti i vertici. Oltre all’esclusione dalla Lega Pro, la corte presieduta da Sergio Artico ha condannato l’ex presidente Luigi Benevento, il direttore generale Luigi Pavarese e il medico della società Giovanni Rosati, a tre anni e sei mesi di inibizione sportiva, cioè non potranno più ricoprire incarichi o rappresentare società della Figc. L’allenatore della squadra, Gaetano Fontana, e il suo vice Salvatore Fusco sono stati invece squalificati per tre anni e sei mesi. Più lieve la condanna dei cinque giocatori che, in occasione del derby, simularono un infortunio per non disputare la partita, che infatti fu fermata al 21′ del primo tempo perché, tra cambi e presunti dolori, non c’erano più abbastanza giocatori in campo. Domenico Danti, Edmunde Etse Hottor, Iuzvisen Petar Kostadinovic, Franco Lepore e Lorenzo Remedi dovranno scontare una squalifica di un anno per illecito sportivo, mentre altri cinque giocatori sono stati prosciolti. In aggiunta, la squadra dovrà pagare un’ammenda simbolica di 10mila euro. Il direttore generale Pavarese annuncia che la Nocerina presenterà ricorso: «I nostri avvocati sono già all’opera e stanno studiando il dispositivo della sentenza per poter presentare ricorso con procedura d’urgenza».

Intanto la polizia di Salerno continua le sue indagini per individuare i circa duecento ultras molossi che, con le loro intimidazioni, avrebbero costretto i giocatori rossoneri a interrompere il derby.

Susanna Combusti