Australian-Open-Fognini-BolelliL’esagerato e il tranquillo, lo scapolo e lo sposato, il bianco e il nero. Sono così che i media internazionali dipingono Fabio Fognini e Simone Bolelli, la coppia del tennis italiano tanto diversa quanto affiatata. Al punto da guadagnarsi un posto nella finale di doppio dell’Australian Open, dopo aver battuto per 6-4 3-6 6-3 la coppia formata dall’olandese Jean-Julien Roger e dal romeno Horia Tecau. Si tratta della prima finale di doppio maschile azzurra in un torneo del Grande Slam da 56 anni: il precedente infatti risale al 1959 quando Pietrangeli e Sirola batterono al Roland Garros il duo di Emerson e Fraser per 6-3, 6-2, 14-12 .”Ora ci vogliamo godere questo momento”,  ha detto il 27enne ligure Simone Bolelli. “Dopo due semifinali perse ecco la prima finale di Grande Slam in doppio. E’ un altro pezzettino di storia del tennis italiano”.

Ma sabato 31 gennaio avranno dall’altra parte della rete i francesi Pierre-Hugues Herbert e Nicolas Mahut (che fino a questo momento hanno giocato con la scritta “Je suis Charlie”): per entrambe le coppie sarà la prima finale in un ‘major’, e tensione ed emozione saranno le stesse. Soprattutto se si pensa che in palio c’è un compenso di 575 mila dollari australiani, pari a circa 400 mila euro. Il duo italiano ha così ironizzato sulla cifra: “Bene, io ho comprato casa a Barcellona”, ha sorriso Fognini. “E io devo cambiare auto”, gli ha fatto eco Bolelli.

La finale femminile dell’Australian Open vedrà invece sfidarsi Serena Williams e Maria Sharapova. La statunitense ha dovuto sudare con la connazionale Madison Keys, sua avversaria in semifinale: la Keys ha infatti annullato ben 8 match point, di cui 7 nel penultimo game, prima di arrendersi. Gioco facile invece per la russa, che ha sconfitto l’avversaria Ekaterina Makarova con il punteggio di 6-3, 6-2. Ma la favorita rimane la Williams, che ha vinto gli ultimi 15 incontri con la russa.

 

Clara Amodeo