Rafael Nadal

Rafael Nadal

Ha scelto Viña del Mar per il suo ritorno. Rafael Nadal a 222 giorni dall’ultimo match, torna sulla terra rossa. Non giocava dal 28 giugno, quando a Wimbledon era caduto a sorpresa sotto i colpi del ceco Rosol. Si era parlato di stanchezza, ma non erano mancati anche i sospetti sull’uso di doping. Ufficialmente le colpevoli del lungo stop sono state le ginocchia dello spagnolo, logorate dalle troppe partite e dagli allenamenti sfiancanti. Ma forse anche la mente di Nadal aveva bisogno di una sosta. Dopo sette mesi lontano dai campi, rieccolo nel torneo cileno.

Il nuovo debutto è avvenuto in doppio, il 5 febbraio: con Juan Monaco, nel primo turno del tabellone di doppio, Nadal ha battuto con un netto 6-3, 6-2 i cechi Lukas Dlouhy e Frantisek Cermak.”Oggi il risultato non era la cosa più importante. La cosa più importante è semplicemente il fatto di stare qui“,  ha commentato Nadal.

Ma il vero ritorno è stato quello di mercoledì 6 febbraio, quando finalmente lo spagnolo è tornato a giocare in singolare, battendo in due set l’argentino Federico Delbonis. Il risultato finale è lo stesso di un giorno prima: 6-3 6-2.

Dopo un primo set non molto brillante, nel secondo Nadal ha ripreso fiducia e, game dopo game, si è impadronito del campo. A sprazzi, si è rivisto il vero Nadal e il campione iberico ha chiuso il match dopo un’ora e 27 minuti. Un buon risultato, ma non particolarmente significativo: Delbonis non è certamente avversario alla sua altezza, nemmeno dopo uno stop così prolungato.

La prossima sfida sarà contro il vincitore della sfida tra gli spagnoli Daniel Gimeno-Traver e Albert Montanes. Ci vorrà molto tempo per tornare il campione di un tempo, competitivo ai massimi livelli, ma i primi passi sulla terra rossa segnano, già di per sé, la fine di un incubo.

Maria Elena Zanini