L’attesa europea è finita. Il calcio torna protagonista nel continente e lo fa partendo da Roma. L’Italia inaugurerà l’11 giugno la 16esima edizione degli Europei di calcio sfidando la Turchia. Una partita di cori e bandiere, con il pubblico che tornerà sugli spalti dello stadio Olimpico. L’impianto romano però sarà solo il primo di questo inedito torneo itinerante, che coinvolgerà undici città in undici Paesi d’Europa. Da San Pietroburgo a Monaco di Baviera, da Siviglia a Budapest, passando per Amsterdam e Baku. Ma tutte le strade portano, prima, a Roma.

Il calendario dell’Italia – L’esordio nella Capitale, la finale a Londra. Partenza l’11 giugno, chiusura l’11 luglio. Un mese di fuoco per eleggere la nuova regina d’Europa. L’Italia di Mancini affronterà il girone A con un alleato in più: il pubblico. Le tre partite degli azzurri saranno infatti disputate all’Olimpico: si parte l’11 giugno – alle 21 in diretta su Rai 1 e Sky Sport – contro la Turchia degli “italiani” Demiral e Calhanoglu, poi appuntamento il 16 per la sfida alla Svizzera dell’ex allenatore della Lazio Vladimir Petkovic e il 20 per quella contro il Galles di Gareth Bale. Un girone ostico, ma non impossibile, che l’Italia disputerà da favorita assoluta. Tuttavia il ct Mancini deve fare i conti con un infortunio dell’ultimo minuto. Il centrocampista della Roma Lorenzo Pellegrini ha subito una lesione muscolare durante l’allenamento del 9 giugno, e ora rischia il taglio. L’allenatore azzurro ha convocato in via precauzionale Gaetano Castrovilli, giovane giocatore della Fiorentina inizialmente escluso dalla lista dei 26, ma che ora sogna un Europeo da protagonista.

All’Olimpico torna l’azzurro – Cori e bandiere, finalmente. Dopo un anno e mezzo di stadi vuoti, l’Europa torna a ospitare tifosi e appassionati, anche se a capienza ridotta. Il 25% dei seggiolini disponibili negli impianti, che nel caso dell’OIimpico vuol dire circa 20 mila cuori azzurri. Biglietti sono stati venduti in Germania, Inghilterra e in ogni parte d’Europa, con la Turchia che sarà seguita da almeno 3 mila tifosi. Rigide le modalità d’accesso: ingressi scaglionati, controllo della temperatura e green pass, ovvero il certificato anti Covid che attesta l’avvenuta vaccinazione, la guarigione dal virus da meno di sei mesi o l’esito negativo di un tampone effettuato due giorni prima.

Stelle – Un torneo unico nel suo genere. Con le 24 squadre partecipanti che si sposteranno in giro per il continente – e a volte anche oltre – per staccare un pass per i quarti di finale. A superare i gironi saranno le prime due qualificate dei sei gruppi e le migliori quattro terze. Le favorite? L’Italia c’è, ma su tutte la Francia campione del Mondo, che può contare su un tridente d’attacco formato da Kylian Mbappé, Antoine Griezmann e il ritrovato Karim Benzema, attaccante del Real Madrid che mancava dalla Nazionale da oltre sei anni. L’Inghilterra della nuova generazione di fenomeni – Phil Foden, Mason Mount e Jude Bellingham, oltre all’uragano Harry Kane – cerca una vittoria in un torneo internazionale che manca dal lontano 1966, quando conquistò il suo unico titolo Mondiale. Poi il Belgio di Romelu Lukaku e Kevin De Bruyne; la Spagna di Alvaro Morata, ma orfana di Sergio Ramos e Sergio Busquets, colpito dal Covid proprio alla vigilia dell’esordio europeo; la Germania di Manuel Neuer e il Portogallo di Cristiano Ronaldo, che chiuderanno il girone di ferro con la Francia e l’Ungheria. Le sorprese? L’Olanda di Depay, de Ligt e de Vrij; la Croazia di Modric e la Polonia di Lewandowski.