In Romania, agli europei di nuoto in vasca corta, l’inno di Mameli è stata la canzone più suonata durante l’ultima giornata di gare. A Otapeni la delegazione italiana riesce nell’impresa di conquistare 6 medaglie d’oro (9 totali nella giornata conclusiva della rassegna), come mai prima nella storia: migliorato il primato di 4 ori che apparteneva agli Europei di Roma 2022. Martinenghi, Mora, Quadarella, Razzetti, Pilato e la staffetta 4X50 mista mista fanno fare un balzo in avanti al medagliere nazionale, che chiude con 22 podi alle spalle della sola Gran Bretagna (23) e certifica il ruolo dell’Italia come una delle “superpotenze” del nuoto internazionale in vista delle Olimpiadi 2024. A impreziosire la giornata di grazia del nuoto azzurro anche l’argento di Alessandro Miressi nei 100 stile libero, che firma il nuovo record italiano nella specialità in 45”51.
Martinenghi – Ad aprire la serata è stato Nicolò Martinenghi, che ha conquistato per la prima volta in carriera il titolo europeo nei 50 rana. Il 25”66 finale del nuotatore varesino (accompagnato e impreziosito dall’argento di Simone Cerasuolo in 25”83), ha rappresentato il secondo oro per la spedizione azzurra. Il primo, nella staffetta maschile, era arrivato sempre a firma Martinenghi. Doppietta con dedica nei confronti di Matteo Rivolta, che si era infortunato durante le batterie mattutine della staffetta.
Mora – Poco dopo è toccato a Lorenzo Mora, che nei 200 dorso è riuscito in una vera a propria impresa: terzo all’ultima virata, ha sfoderato un ultimo 25 da applausi e riesce a lasciarsi alle spalle il britannico Greenbank e il francese Tomac. Per il classe 98′ modenese è il primo oro individuale assoluto a livello europeo, dopo le due medaglie di bronzo ottenute nelle giornate di gara precedenti nei 50 e nei 100 dorso. Mora si è tolto anche la soddisfazione di firmare il nuovo record italiano della specialità in 1’48”43.
Quadarella – Il tris è arrivato a firma di Simona Quadarella. La nuotatrice romana si conferma una specialista sulle lunghe distanze, conquistando il secondo oro della carriera nei 400 stile libero in vasca corta, dopo quello di Glasgow 2019. Un primo posto con un forte sapore di rivincita nei confronti di Anastasija Kirpichnikova, nuotatrice russa ma naturallizata francese, che aveva obbligato Quadarella ad “accontentarsi” dell’argento sia negli 800 che nei 1500 metri. Primo oro della rassegna per Quadarella e nuovo primato personale in 3’59″50.
Razzetti – 400 metri misti da rivincita anche per Alberto Razzetti, che dopo un paio di medaglie d’argento (200 misti e 200 farfalla) ha conquistato il gradino più alto del podio. Medaglia d’oro strappata al britannico Duncan Scott, assoluto favorito della specialità, in 3’57”01, che ha rappresentato anche in questa occasione un nuovo record italiano. Razzetti che, come lui stesso ha ammesso nel post gara, è stato «gasato» dalla performance nel mezzofondo di Simona Quadarella, scesa in vasca pochi minuti prima.
Pilato – Non poteva essere da meno l’enfant prodige del nuoto azzurro Benedetta Pilato, che nei 50 rana (sua gara preferita) ha conquistato il quinto oro di giornata. Il 28”86 finale, nuovo record italiano, è stato timbrato in volata ai danni dell’estone Jefimova, che aveva battuto Pilato nei 100 rana. Sul podio è finita anche Jasmine Nocentini, terza (29”41), alla prima medaglia individuale in carriera dopo aver ottenuto due argenti in staffetta.
Staffetta – A concludere questa giornata già da record ci ha pensato la staffetta 4X50 mista mista. Lorenzo Mora e Nicolò Martinenghi (ancora loro) ad aprire le danze con le frazioni di dorso e rana, e poi Silvia Di Pietro e Jasmine Nocentini a gestire il vantaggio conquistato dai compagni rispettivamente nelle frazioni a delfino e stile libero. Il tempo finale di 1’36”58 vale il nuovo titolo europeo davanti a Francia e Olanda e arrotonda il conteggio di una giornata da inserire negli almanacchi sportivi.
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