Gli azzurrini in lacrime alla conclusione della finale (fonte: ilmattino.it)
Ancora una volta l’Italia non ce la fa a spuntarla contro la Spagna: nella finale di Gerusalemme le “Furie Rosse” hanno conquistato per 4-2 il titolo di campioni d’Europa under 21. I tre gol di Thiago Alcantara, unico fino ad ora a segnare una tripletta in una finale europea, trascinano la Spagna al secondo titolo consecutivo. Troppo forti per gli azzurrini i loro colleghi iberici. Tanta la delusione degli italiani che per l’ennesima volta registrano una sconfitta.
«Ai miei ragazzi non posso rimproverare niente», commenta il ct della Nazionale Devis Mangia. «E’ mancata l’esperienza e questo è stato determinante. Abbiamo anche avuto una grande opportunità di passare in vantaggio sull’1-1, ma poi alla distanza abbiamo pagato anche un po’ di stanchezza». Mangia, comunque, è soddisfatto dei suoi ragazzi, come ha riferito alla Gazzetta dello Sport: «Hanno fatto cose importanti, mi auguro che venga riconosciuto. Per me meritano grandi complimenti. La nostra è una grande squadra, con dei valori importanti che oggi hanno dimostrato un’altra volta».
La posizione di Mangia, il cui contratto è in scadenza, si fa difficile: è già stato confermato, ma aveva deciso di aspettare il risultato della finale per dare la sua risposta definitiva. Uscire dagli Europei vincitore avrebbe sicuramente influito sulla sua scelta.
Molti, invece, sono gli azzurrini corteggiati dalle grandi squadre di Serie A: Manolo Gabbiadini, prestato dalla Juventus al Bologna e, sempre nel club torinese, Ciro Immobile e Luca Marrone, rispettivamente attaccante e centrocampista. Appartiene invece all’Inter, anche se nell’ultimo anno ha giocato con il Grosseto, il difensore Giulio Donati, che sembra però in partenza verso il Bayer Leverkusen. Anche il capitano degli azzurrini, Luca Caldirola, potrebbe rivelarsi interessante per il mercato. Così come il giovane portiere di proprietà dell’Inter, Francesco Bardi, pronto a sostituire Samir Handanovic se dovesse lasciare la squadra milanese.
Angela Tisbe Ciociola
