Sulle teste degli «azzurrini» aleggiavano le qualifiche alle semifinali dell’Europeo e all’Olimpiade. Dalle 23 del 19 giugno, la sorte dei ragazzi di Gigi Di Biagio è appesa a un filo. Dopo un esordio trionfale al Dall’Ara contro la Spagna di Luis De La Fuente, la rosa del capitano Rolando Mandragora esce a testa bassa dallo stadio bolognese, consegnando l’1-0 a una Polonia esultante, che ha saputo proteggere il vantaggio trovato allo scadere del primo tempo.

Le reazioni – Incredulità, smarrimento, delusione. Si leggono tutte nelle facce degli azzurri. L’elemento che sembra aver pesato maggiormente sull’esito finale è stata la difficoltà degli attaccanti, Chiesa, Kean e Cutrone, a trovare la porta. Un vulnus riconosciuto dallo stesso c.t., che pur dolendosi di una «sconfitta immeritata», riconosce: «[…] o non abbiamo preso la porta o i tiri sono stati ribattuti, ci abbiamo provato da fuori area, ma senza precisione. […] potevamo segnare in tante occasioni». Un rammarico condiviso dal presidente della Figc Gabriele Gravina: «È stata una serata molto difficile, sfortunata e molto amara per il risultato. Adesso non dipende solo da noi, ma siamo determinati, abbiamo fiducia di poter raggiungere le semifinali».

Le semifinali – Come, però? Con la Polonia attualmente prima nel girone A, la “giovane Italia” deve battere il Belgio e sperare che la Spagna superi la Polonia con massimo due gol di scarto, per vincere lo stesso girone. Riducendo le ambizioni e sperando di arrivare come migliore seconda, la nazionale Under 21 dovrebbe vincere contro il Belgio e pregare perché le seconde degli altri gruppi non facciano più di sei punti, o che, a quota sei, non abbiano una miglior differenza reti complessiva.