Nuovo anno, stessa storia. Ancora problemi di affidabilità per Ferrari dopo il primo Gp del mondiale F1 2023 in Bahrain. Un guasto alla centralina ha spento il propulsore della SF-23 di Charles Leclerc, costretto al ritiro. La cronaca della gara è qualcosa di già visto: solito assolo Red Bull. La RB-19 è un missile e porta a casa una doppietta mai in discussione con Max Vertappen e Sergio Perez. Alla Ferrari, che pareva competitiva nelle qualifiche del sabato, manca anche la prestazione: Carlos Sainz non ha potuto niente neanche contro la Aston Martin di Fernando Alonso, finito terzo.

Rosso sbiadito – «Abbiamo percorso 6/7.000 chilometri nei test e la power unit aveva girato senza problemi» ha spiegato Fred Vasseur, nuovo team principal della Ferrari, dopo il ritiro del suo Leclerc al 41esimo giro. La centralina ha tradito il monegasco. Scongiurati quindi i timori di un malfunzionamento alla batteria o alla power unit. Per quanto riguarda la prestazione, lo stesso pilota aveva commentato: «La Red Bull ha trovato qualcosa. Sono di un’altra categoria». Come lo scorso anno, a una Rossa che combatte per la pole position nelle qualifiche, segue una vettura alla domenica che è l’ombra di sé stessa. Costretta ad una strategia difensiva (gomma morbida, poi dura, poi di nuovo dura) a differenza di Red Bull (che invece ha montato due set di morbide), deve arrendersi con Sainz anche al mai domo Alonso, che guida una Aston Martin quest’anno molto veloce.

Un campionato a parte – Verstappen, campione del mondo in carica, rifila 38 secondi al terzo classificato e 48 al quarto. Le altre scuderie giocano un campionato a parte. Tra queste, Mercedes che porta a casa una solida prestazione con Lewis Hamilton, quinto, e George Russell, settimo. Buona anche la prestazione delle Williams che sembrano non essere più il fanalino di coda. Alexander Albon arriva in zona punti, mentre l’esordiente Logan Seargent raggiunge una buona dodicesima piazza. Notte fonda per McLaren: fuori il rookie Oscar Piastri mentre Lando Norris arriva ultimo, doppiato di due giri.

Geddah – Appuntamento ora con il Gran Premio di Geddah, in Arabia Saudita, il 19 marzo. Già a rischio penalità la Ferrari, dato il possibile altro cambio di batteria o centralina (ne sono permessi al massimo due in un anno). La leadership di Red Bull non pare invece in discussione. La pista avrà caratteristiche diverse e le carte potrebbero essere rimescolate. Ma il secondo a giro che la scuderia di Cristian Horner rifila alla Ferrari sembra un’enormità. I primi verdetti sul valore delle monoposto arriveranno dopo gli sviluppi che le squadre porteranno al Gp di Azerbaigian. Nel frattempo, la SF-23 accende una speranza: a una velocità di punta di 318 km/h dell’anno scorso, quest’anno si è toccata quota 330 km/h.