La nuova Ferrari F138

La nuova Ferrari F138

La Ferrari tira un sospiro di sollievo. I primi due giorni di prove a Jerez hanno dimostrato che la nuova  F138 non è “un disastro” come la vecchia F2012. Certo, siamo ancora lontani dalla perfezione, ma Massa almeno non l’ha definita «inguidabile» come invece aveva fatto con l’ultima vettura targata Ferrari. «Quella di quest’anno invece è un altro pianeta. L’impressione di guida è buona, il retrotreno più stabile. Il che non vuol dire che è perfetta, c’è tanto da lavorare. Ho girato meno (64 giri) di quanto avrei voluto, per piccoli problemi di temperatura».

La Ferrari ha deciso di concentrarsi soprattutto sugli scarichi che, secondo Stefano Domenicali, direttore della gestione sportiva Ferrari, “saranno anche quest’anno determinante per le prestazioni”. I test invernali della F2012 avevano messo in luce un problema non da poco: i terminali di scappamento posizionati lateralmente, andavano a bruciare il pneumatico, problema che la galleria del vento non era riuscita a mettere in rilievo. Un’idea teoricamente vincente, dato che sia McLaren sia Sauber avevano sfruttato la medesima posizione con modalità e dettagli che però hanno fatto la differenza.

Il secondo giorno di prove ha visto anche un altro problema su cui la Ferrari è dovuta intervenire: l’eccessivo surriscaldamento che ha costretto i tecnici ad aprire delle feritoie nella carrozzeria.

Il che ha rallentato notevolmente il lavoro su pista e Massa è riuscito a correre solo nel pomeriggio: “Ci siamo concentrati al 100% su aerodinamica e scarichi. Al mattino non ho fatto neanche un giro cronometrato perché abbiamo utilizzato il tempo a disposizione per la raccolta dati a velocità costante e per l’analisi delle diverse soluzioni aerodinamiche”. Nella lista dei tempi della seconda giornata  Massa si è posizionato solo ottavo con 1:19.914 e 78 giri conclusi. «I tempi della Red Bull di Webber e della Lotus di Grosjean (1’19”709 e 1’19”796 rispettivamente) potevamo avvicinarli, ma la McLaren è andata veramente forte. Chissà quanta benzina c’era e come hanno usato l’ala mobile…» ha commentato il ferrarista.

E se la McLaren di Button si è dimostrata all’altezza delle aspettative, nonostante la rottura della pompa di benzina che ha impedito al pilota di correre nella prima mattinata, in casa McLaren Hamilton è riuscito a portare a termine solo 29 giri in due giorni di prove. Ieri per un guasto al sistema idraulico delle pinze del freno posteriore, la monoposto è uscita di pista provocando danni tali da impedirgli di proseguire le prove.

Assente giustificato (pare) Fernando Alenso che ha deciso di concentrarsi sull’allenamento fisico per arrivare in forma al 100 per cento all’appuntamento del 13 marzo a Melbourne. Nessuna polemica dunque, sostiene il box Ferrari. Alonso avrà tutto il tempo di provare la nuova F138 per tre giorni su quattro nella prossima sessione di prove.

Maria Elena Zanini