A ritmo delle note di Su di noi di Pupo l’Inter celebra il primo posto in classifica: dopo aver battuto la Lazio 3 a 1, i nerazzurri si preparano al Derby contro il Milan previsto per domenica 21 febbraio. Nonostante il florido momento sportivo, sul fronte societario non si respira lo stesso clima di festa. Il presidente della società Steven Zhang esulta per la vittoria a favor di social, ma il rischio di cessione non è ancora stato scongiurato: continua la trattativa diretta dalla Goldman and Sachs con Bc Partners come unico pretendente per una quota del club.
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Il primato – Di vedere l’Inter in testa al girone di ritorno non succedeva dal 2010, l’anno del triplete, in cui ha vinto tutto ciò che c’era da vincere. Spodestando il Milan, complice la sconfitta di sabato 13 a favore dello Spezia, l’Inter torna prima in classifica e concorre per lo scopo principale della stagione: lo scudetto. «Era un obiettivo arrivare in cima alla classifica — spiega l’allenatore Antonio Conte al Corriere — lo abbiamo raggiunto con un’ottima partita contro una squadra molto forte». Quell’unico punto di distacco vale molto di più in vantaggio psicologico, soprattutto in vista del derby che infuocherà Milano.
Niente acquisti – La pandemia ha messo in difficoltà tutti i club di serie A: a fronte del mercato di gennaio nel complesso poco movimentato, l’Inter aveva deciso di non fare acquisti. «Non ci saranno investimenti per garantire l’equilibrio economico finanziario – aveva dichiarato l’amministratore delegato della società Giuseppe Marotta a Sky Sport – in questo momento di contrazione economica provocata dalla riduzione degli introiti le società non faranno operazioni rilevanti».
Aria di smobilitazione – Secondo quanto affermato dal Sole24ore, la società non si trova in vere e proprie difficoltà finanziarie ma ha bisogno di qualche ritocco. Oltre all’aumento del capitale sociale, è necessario provvedere al rifinanziamento di due bond in scadenza nel 2022 per un valore complessivo di 375 milioni di euro. Quanto al rischio di cessione, l’eventualità è stata smentita dal Presidente Zhang ma non dalla Suning Holding, la società che ha il controllo giuridico del club sportivo. Al momento, l’opzione più fattibile consiste nella vendita di una quota di minoranza da parte della società cinese: le trattative sono condotte dalla divisione asiatica della banca d’affari Goldman and Sachs e vedono come unico protagonista il fondo Bc partners ormai da qualche mese. Nel caso in cui l’operazione andasse in porto, nascerebbe una minoranza piuttosto ampia formata dal 49 per cento.
La Cina chiude il rubinetto – Dietro alla cessione potrebbe esserci un cambio di strategia del gruppo cinese. Dal 2016, anno in cui Suning ha fatto ingresso nel club, Pechino non considera più il calcio come un settore strategico. Per l’espansione del proprio dominio economico in Occidente la Cina ha scelto altri settori, tra cui la tecnologia. Inoltre, nonostante Suning resti un leader mondiale dal fatturato a nove zeri, il Covid ha portato al ribasso le sue quotazioni in borsa. I grandi investimenti di cui ha bisogno l’Inter sarebbero quindi agevolati dalla presenza di un partner nell’assetto societario.