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Re Federer è tornato. O forse, con buona pace di chi lo dava per finito a 35 anni suonati, non se ne è mai andato. Domina con un netto 3 a 0 il tedesco Misha Zverev nei quarti di finale degli Australian Open e sogna la grande finale con l’avversario di sempre, Rafael Nadal.

Continua a correre Roger Federer. Corre e si lascia il tramonto alle spalle. E a sei mesi dal grave infortunio al ginocchio, conquista la semifinale del primo Slam stagionale. È La bandiera degli intramontabili del tennis, uno sport che non ha fretta di cambiare i suoi protagonisti.

La sorpresa. Doveva essere la settimana delle conferme di Andy Murray e Novak Djokovic, i grandi favoriti che hanno dominato la scena tennistica nel 2016. Invece la 105° edizione degli Australian Open, primo slam dell’anno, ha stravolto le gerarchie: Djokovic fuori al secondo turno e Murray eliminato agli ottavi.

Il match da sogno. La finale data per scontata tra i primi due del ranking ATP si è trasformata in un potenziale epilogo di una storia infinita. Roger Federer e Rafael Nadal sono ancora in corsa per il titolo e il tabellone di Melbourne propizia un loro incontro proprio nell’ultimo round del torneo.

Semifinale svizzera. Il penultimo atto della parte alta del tabellone prevede un derby elvetico: sarà Wawrinka contro Federer. Stanislas Wawrinka, con un tennis solido e senza sbavature, si è sbarazzato in tre set del francese Jo-Wilfried Tsonga: 7-6 6-4 6-3 il punteggio finale. Roger Federer ha dominato nell’altro quarto di finale Mischa Zverev, il tedesco 50° dell’ATP che agli ottavi ha sconfitto il numero uno al mondo, Andy Murray.

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Roger è infinito. Lo svizzero ha disputato un match senza storia, con una forma fisica e una determinazione formidabili. Un Federer cinico che ha speso poche energie velocizzando gli scambi e ha costretto sistematicamente Zverev a rischiare. Roger, con la sua proverbiale naturalezza nei colpi, è stato sommerso di applausi del pubblico nella Rod Laver Arena: un pragmatismo che dunque non ha evitato punti meravigliosi, pregevole la serie infinita di passanti e le volée di altri tempi. Il primo set è stato un allenamento per lo svizzero, chiuso in 19 minuti con il punteggio di 6-1. Un massacro tennistico che ha alla base una strategia vincente: Federer ha giocato le risposte al servizio in anticipo, togliendo il tempo a Zverev impedendogli di giocare il suo tennis preferito, il serve & volley. L’incontro è finito con il punteggio di 6-1, 7-5, 6-2 dopo solo un’ora e mezza di gioco. Federer conquista così la 13ª semifinale a Melbourne. Inossidabile.

Nella parte bassa del tabellone. Si attendono i quarti di finale ed è big-match tra il campione del 2009, Rafael Nadal, e il semifinalista uscente Milos Raonic. L’altro quarto vede contrapposti i due giovani David Goffin e Grigor Dimitrov.